Il secondo round della serie tricolore sulle strade del Ciocco è oramai alle porte, ed anche se è ancora presto per fare bilanci da quanto è trapelato alla chiusura delle iscrizioni l’elenco tra il CIR e CRZ ha superato di slancio quota cento.
Chi pensava ad un fuoco di paglia dopo un lungo e frustrante lockdown si deve ricredere, la fame di correre non si è placata, ed il Ciocco dalle indiscrezioni di corridoio che si sono sentite in questa fase di stesura degli elenchi iscritti, viaggia sopra quota cento. Un traguardo che in Garfagnana avevano già raggiunto l’anno passato con un CIR che tiene nonostante tutte le problematiche del momento, ed un CRZ in abbinamento che continua a prendere sempre maggiore piede dopo parecchie stagioni di diffidenza per l’ingombrante abbinamento. Nessun trionfalismo per una manciata di iscritti in più, oppure in meno, sostanzialmente rispetto all’anno passato le tre serie nazionali registrano un andamento delle partecipazioni analogo. Questo fa presagire in un teorico parallelo con la stagione passata, una flessione dei numeri dopo le prime gare, un effetto fisiologico legato ai mancati risultati che automaticamente sposta interessi e budget su partecipazioni a spot su nuovi obbiettivi. Dopo l’appuntamento Capitolino andato via con un format tutto sommato standard, al Ciocco sarà interessante vedere gli effetti sull’andamento sportivo della gara che perde una cinquantina di chilometri abbondanti rispetto al passato. Una riduzione di 1/3, mentre i chilometri persi dal CRZ sono solamente una manciata, ma in questo paragone con l’anno passato pesano i venticinque chilometri persi con il colpo di spugna tirato su Renaio e Careggine.