Tanati sono i temi che andrà a proporre il Ciocco, ma tra i tanti ci sarà quello legato ai giovani ed in maniera particolare la sfida tra Fabio Andolfi e Damiano De Tommaso, i due rampolli di casa Italia che più si sono distinti in questi anni di ACI Team Italia.
Un antipasto della sfida tra Fabio e Damiano era già andata in scena sulle strade del Casentino 2020, ed allora la strada ha dato ragione al varesino, ma in realtà gli obbiettivi erano differenti con De Tommaso concentrato sulla partita IRCup. Mentre Andolfi aveva davanti a se una stagione JWRC piena di punti interrogativi. I due ragazzi hanno iniziato la loro avventura quando l’ACI Team Italia ha cominciato a muovere i suoi primi passi nel WRC3 con le piccole Peugeot 208 R2 e da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Fabio è andato più volte a podio nel WRC2, mentre Damiano è rientrato in Italia ed ha iniziato un nuovo percorso. Il Savonese è oramai prossimo ai 28 e si avvicina alla soglia del non ritorno, ed anche se sulle strade del CIR non ha esperienza se vuole riavere il suo futuro mondiale lo dovrà dimostrare a suon di temponi. Battere Crugnola e Basso è uno sforzo fuori portata, ma di sicuro se vuole passare l’esame 2021 dovrà mettersi dietro De Tommaso e tutti gli altri Junior rampanti. Ed in considerazione dei suoi trascorsi, anche se non conosce le strade ed il suo mezzo non avrà le ultime Evo, dovrà dimostrare sia pure a spot che la performance può essere quella dei pretendenti al CIR. Per Damiano il discorso non cambia di molto, mettersi dietro il plotone dei giovani e punzecchiare chi punta al CIR, a differenza di Fabio Damiano ha una minore esperienza internazionale ma dalla sua ha venticinque anni, una età che gli consente un paio di anni di apprendistato nel WRC. Oltre ai due galli c’è l’intera pattuglia di chi ha gravitato in questi anni attorno all’ACI Team Italia che se ha qualche pretesa lo dovrà mettere sul piatto nel 2021. Tra questi l’osservato speciale è Bottarelli, dopo un anno e qualche mese di R5 è cresciuto parecchio, conosce molte gare del CIR, ed anche per lui vale “ora o mai più”. Certamente sarebbe bello poterli vedere sulle strade del WRC, ma questo esame tutto sommato è un re-set necessario per capire se questa generazione ha ancora qualcosa da dire.