A differenza della prima tappa Andreucci parte con un pò di margine, ma nel primo passaggio sulla Giuggianello affonda il colpo e fa saltare il banco, mettendo la parola fine alla corsa per i punti tappa e per l’assoluta.
Il sol leone è di quelli che sembrano destinati a pesare nell’ottica di una gara, che parte di buon mattino con la temperatura dell’asfalto in ascesa verticale, un elemento che induce gli avversari di Andreucci a tentare subito di ribaltare la situazione. Ma la risposta del Garfagnino non si fa attendere, dopo una partenza calibrata a prendere le misure del nuovo tracciato, questa volta sferra il colpo del K.O. subito con un tempo monstre che fa esplodere tutti gli equilibri. Il primo dei suoi inseguitori Campedelli paga addirittura sedici pesantissimi secondi, complice un problema ai freni che lo rallenta non poco, mentre Scandola dopo avere messo in carniere il primo parziale esagera e tocca con il posteriore della sua Skoda. Una botta che provoca la rottura del cerchio, in qualche maniera chiude la speciale pagando una quarantina di secondi, ma nel trasferimento verso il park è costretto ad issare bandiera bianca. A quel punto la Peugeot 208 di Andreucci può contare su tre abbondanti manciate di secondi di vantaggio, ed una minutata su Rusce e Rovanpera in lotta per il gradino basso del podio di tappa. Una situazione che praticamente congela le velleità dei pretendenti al successo con Andreucci che prima controlla per poi mollare qualcosa in più nella tornata finale (dove arriva anche un pò di pioggia), andando così a prendersi il massimo dei punti tappa tricolore ed il successo assoluto. Mentre Campedelli tiene alto il ritmo ma senza strafare visto che la classifica è profondamente segnata. Terzo di tappa, ma anche podio assoluto per Rusce che con la sua Fiesta controlla con autorità il giovane Rovampera.