Il toscano si aggiudica la terza vittoria stagionale ed è ora a due soli punti dal capoclassifica Scandola a due gare dalla fine di un CIR che sempre più che mai nelle mani del garfagnino. Problemi ed errori attardano il campione uscente, mai in lotta per la vittoria Basso, Perico chiude il podio. Albertini e Ferrarotti re incontrastati nel Junior e nel Produzione.
Ne vince otto: avrebbero potuto essere comodamente undici. Se non ha calato l’en-plain, è solo perché Paolo Andreucci, nel finale di gara, bada solo a portare la sua 208 al traguardo. Ma il dominio del pluri-scudettato, al Rally del Friuli, è di quelli che non ammettono repliche: sulle Prealpi Orientali c’è davvero solo la Peugeot 208 di Andreucci-Andreussi e per gli altri restano solo le briciole. Poca roba, niente che possa consolare i vari Scandola e Basso.
Già, perché se il Friuli di Andreucci è un rally perfetto, quello degli altri due (teorici) pretendenti al tricolore ha più i connotati della via crucia. Basso-Dotta faticano ad inizio gara per problemi alla barra stabilizzatrice e poi alla turbina della loro Ford Fiesta: alla fine, per loro arriva un argento a 45” dalla imprendibile 208 con l’aggiunta dei tre scratch finali – su gentile concessione di Andreucci, appunto -. Peggio è andata a Scandola, dapprima rallentato da problemi ai freni, poi da una toccata che lo rallenta nelle prove conclusive; un errore, quest’ultimo, che costa all’equipaggio campione 2013 il secondo posto: la quinta piazza finale permette al veronese di mantenere la vetta della classifica per due soli punti (67 a 65, sempre in attesa del verdetto della Fams sul caso-pneumatici del San Marino), ma ormai il vantaggio è azzerato e, soprattutto, la sensazione è che l’inerzia del campionato sia tutta dalla parte di Andreucci.
Tra Basso e Scandola, sotto la bandiera a scacchi passano Perico e Bosca. Il bergamasco (con Turati al suo fianco nell’esordio sulla 208) intasca un tonificante podio, mentre il piemontese (con il fido Aresca sulla 207 S2000) si regala un brillante piazzamento che è anche un bel regalo di compleanno.
Il sesto posto va a Perego-De Luis (anche il lombardo era all’esordio sulla Fiesta R5), di due soli secondi davanti agli scatentati Ferrarotti-Fenoli, primi tra le due ruote motrici, nel CIR Produzione (su Di Palma e Andolfi) e nel Trofeo R3. Koelber-Hofmann (Subaru Impreza WRX) agguantano la vittoria nella Mitropa Cup, Di Palma-‘Cobra’ (Clio R3C) e Toffoli-Coletti (207 S2000) occupano le ultime due caselle della top-10.
Il CIRl Junior dice ancora Albertini-Mazzetti (Peugeot 208), di nuovo ampiamente davanti a tutti (Scattolon-Grimaldi, con una 208, chiudono a 49”, Carella con la Twingo ad oltre 2’).
La gara valevole per il TRN Zona 3 è andata a Martinis-Tratter (Renault Clio R3C) su Gecchele-Peruzzi (Peugeot 207 S2000) e Paronuzzi-Miotto (Renault Clio S1600). Lucarelli-Ferrari hanno invece preceduto Amorisco-Cavallotto e Saresera-Goi nella prova riservata al Suzuki Rally Trophy.