Il Giappone nelle prime due speciali vere, Isegami’s Tunnel e Inabu Dam, ha proposto come mai prima le Rally1 in palese difficoltà nei confronti delle meno potenti rally2 in grado di arrampicarsi sino alla quarta posizione con la Fabia RS di Mikkelsen ed a mantenerla sino a fine tappa con in coda Munster e Gryazin, davanti alle rally1 di Lappi e Tanak.
La prima frazione del Japan è scattata sotto un autentico diluvio, condizioni complicatissime soprattutto nella bouclé mattutina che inizia di buona mattina, con temperature basse e visibilità condizionata da nebbia e foschia. Sui ventitré chilometri della Isegami’s Tunnel a mettere in difficoltà le Rally1 è stato un fondo ad aderenza zero, con le foglie e i cascami delle foreste ad aggiungere una dose extra di trabocchetti, pronti ad innescare dritti ed altri scivoloni. Una condizione particolare con l’acqua protagonista, ma differente del Central European Rally con strade ridotte a fangaie per i tanti tagli, situazione dove a fare la differenza è stata la capacità di andare a cercare trazione (soprattutto in uscita dalle curve). In Giappone, esattamente come in Corsica, anche se parliamo di grip completamente differenti a fare la differenza è la lettura delle strada e dei suoi trabocchetti dalle pozze d’acqua allo sporco naturale delle foglie, e non certo dal fango dei taglioni. Condizioni che hanno messo l’accento sulle capacità di guida, esaltando così le prestazioni delle meno potenti rally2. A lasciare decisamente senza parole sono state le condizioni della speciale numero tre, pioggia e temperature esterne, contrapposte alle temperature interne delle rally1, più calde per la presenza dell’ibrido, hanno creato un black out generale dei sistemi anti appannamento. Qualcosa di mai visto prima, con le vetture di tre costruttori che simultaneamente inciampano nello stesso problema, mentre sulle rally2 il parabrezza non si è appannato, e così Mikkelsen e soci hanno mollato un altro schiaffone al resto del gruppo. Un problema che mette in evidenza l’esasperazione di un regolamento che oramai ha imbrigliato tutto e con la cellula comune, ibrido comune, ed i posizionamenti di molti altri organi obbligati, le vetture hanno caratteristiche oramai identiche e identiche problematiche. Ma è altrettanto evidente che trattandosi di una condizione molto particolare, dei test oramai ridotti all’osso su tutti i terreni riducono la possibilità di essere adeguatamente preparati a tutte le situazioni. Così è arrivato il secondo montante al volto sferrato dalle rally2, trattandosi di vetture clienti le condizioni anche più al limite sono state testate, ed in più in squadre come la skoda si immagazzina anche le esperienze dei clienti, ed i chilometri di test sulla strada ancora una volta hanno fatto la differenza.