Il pilota astigiano Jacopo Araldo sigla il Rally Team 971. Alle sue spalle conclude, dopo una rimonta furiosa, Gagliasso, mentre al terzo posto si posiziona lo svizzero Michellod. Medaglia di legno invece per Cantamessa.
È successo di tutto. Della quarantasettesima edizione del Rally Team 971, gara organizzata dalla RT Motorevent, si può dire di tutto meno che sia stata noiosa. A rafforzare questo, la classifica che abbiamo trovato alla vigilia dell’ultima prova speciale, dove vi era la presenza dei primi cinque equipaggi divisi da soli otto secondi. Insomma, una gara quella torinese che come da tradizione si è dimostrata molto combattuta, merito soprattutto del fondo insidioso che non ha fatto sconti a nessuno.
Venendo alla cronaca della gara, come da pronostico, partiva forte il pilota torinese Patrick Gagliasso coadiuvato alle note dal fido Dario Beltramo su Skoda Fabia R5. Dietro di loro, grande bagarre con ben sette piloti divisi da soli sei secondi, preludio di un prosieguo di gara movimentato. E così è stato, perché il primo colpo di scena arriva durante il secondo tratto cronometrato, quello di “Moransengo”, dove proprio il leader provvisorio Gagliasso commetteva un errore, perdendo circa venticinque secondi e scivolando in sesta posizione. Ne giovava lo svizzero Michellod coadiuvato da Fellay, anch’essi su Skoda Fabia R5, che assumevano la leadership provvisoria davanti ad Araldo – Boero e Cantamessa – Bollito. Nella terza prova, quella di Robella, era invece Olivier Burri a mettere tutti in fila, con Gagliasso subito alle calcagne, pronto a rimontare dopo l’errore commesso nella prova precedente. Al giro di boa tuttavia, dopo mille peripezie, erano però Jacopo Araldo e Lorena Boero su Skoda Fabia R5 a comandare davanti a Cantamessa, ringraziando una condotta di gara perfetta fino a quel momento a differenza di molti dei suo avversari.
Riordino, assistenza e si riparte sulla seconda ed ultima tornata di prove speciali. La sostanza non cambia, è sempre terra di Patrick Gagliasso. Velocissimo come nella mattinata, il driver torinese, si avvicinava minacciosamente alla zona podio, mentre avveniva uno scambio di posizione tra il duo davanti, con Cantamessa davanti ad Araldo. Niente era ancora deciso, poiché lo scenario che si era venuto a creare alla vigilia dell’ultimo giro sulla Robella era d’altri tempi. Cinque piloti in sette secondi, una lotta apertissima dunque per la vittoria finale che rendevano ancora più accattivanti quei ultimi undici chilometri.
E qui arriva il colpo di scena. Gagliasso attacca e fa segnare un tempo monstre che gli permetterà di raggiungere un’insperata seconda posizione assoluta, mentre il leader Cantamessa commette un errore sul finire della prova, regalando di fatto la vittoria all’immediato inseguitore Jacopo Araldo. In terza piazza conclude, dopo una bella gara, Michellod. In quarta piazza invece troviamo proprio lo sfortunato pilota astigiano Luca Cantamessa che recrimina per quell’errore a poche centinaia di metri dalla fine del rally, mentre chiude la top five un altro profondo conoscitore del Rally Team, Stefano Giorgioni coadiuvato da Roberta Passone alle note. Peccato per Olivier Burri, ritiratosi sulle ultime asperità della gara torinese, dopo essere stato tra i protagonisti.
Non solo moderne, ma anche storiche. Sono stati infatti Fulvio Astesana ed Eraldo Tortone su Ford Sierra Cosworth a spuntarla nella gara riservata alla vetture storiche, davanti a Bergo e Rozio. Nel regolarità sport invece sono stati Messina e Cuccotti su Fiat 127 a spuntarla su Carcereri e Viganò.