Il primo round Portoghese sulle speciali di Fafe vede imporsi la Fabia di Araùjo, nonostante al via si sia presentato un parterre internazionale di livello, che oramai da qualche anno sceglie la gara di Fafe per venire a fare palestra in vista della gara del WRC.
Al debutto nella massima serie Portoghese al volante della Skoda Fabia R5 Evo Armindo Araùjo fa saltare il banco al rally Serras de Fafe, facendo segnare il classico goal dell’ex visto che sino alla fine dell’anno passato ha difeso i colori Hyundai Portogallo, con i quali ha vinto titolo nazionale nel 2018. Dopo una partenza bruciante dove ha regolato velocemente tutti gli avversari per il titolo, l’unico a restargli in scia è stato Gryazin che a metà gara gli ha scippato la leadership, portando il suo vantaggio ad una ventina di secondi. Una classifica chiaramente condizionata da fatto che tra Armindo ed i suoi avversari Magalhaes e Teodosio il solco fosse sempre più profondo e prima del via della boucle finale superasse il minuto (nonostante i due continuassero a darsele di santa ragione) era chiaro non si curasse minimamente del Russo, venuto a fare palestra. Ma nelle ultime due speciali inizia a piovere, ed a farla da padrone sono fango e nebbia che moltiplicano le insidie del tracciato e Gryazin ci cade a più pari dentro, scivolando mestamente fuori strada. Un’uscita che non ha nulla a che fare con i disastrosi botti a cui ci ha abituato nelle ultime stagioni, ma la sua Hyundai non riesce più a guadagnare la carreggiata nonostante l’intervento di alcuni spettatori. Araujo si riprende così la testa ed inizia l’era Skoda con un successo, sulle mitiche strade bianche di Fafe, mentre la seconda piazza se la prende la Hyundai i20 di Magalahes che con uno scratch bello pesante sull’ultima speciale della gara la strappa al campione in carica Teodosio. Gara da dimenticare per il nostro Oldrati che il venerdì rompe sulla prima speciale e il sabato va out sulla seconda speciale di giornata.