Il rally Argentino inevitabilmente è saltato sotto la scure della dichiarazione di pandemia che automaticamente andrà a complicare moltissimo viaggi e logistica internazionale per almeno due mesi. Una decisione che proprio per ragioni logistiche non poteva attendere, ma che per la gara di Carlos Paz ha il sapore di una cancellazione.
La decisione dell’Argentina con un mese abbondante di anticipo non è legata a imposizioni immediate o ad un particolare senso di responsabilità, ma dalle esigenze logistiche di oggi. Oramai è evidente che in tutto il mondo ci sarà una stretta delle frontiere e dei controlli, che potrà variare di settimana in settimana ma nella logica delle cose per almeno due mesi non potrà migliorare. Ed in questa situazione l’intera logistica di assistenze e mezzi al seguito del WRC doveva sapere cosa fare prima della fine della gara di Guanajuato. Ed obbiettivamente era impossibile pensare di spostare mezzi e attrezzature in Argentina per rispedirle con tutta probabilità in Europa, un giro costoso quanto inutile e complesso. Un colpo durissimo al mondiale, ed alla decana delle gare extraeuropee che si apprestava a spegnere quaranta candeline, ed invece ad ora risulta rinviata a data da destinarsi. Ma a questo proposito sono abbastanza imbarazzanti le parole del promoter che parla di monitorare la situazione per stabilire una nuova data. La realtà è molto complicata per eventuali slittamenti europei, ed il primo a rischio è il Portogallo, figuriamoci riuscire a trovare una collocazione in un calendario che da luglio propone pochissime finestre e la logistica Argentina con l’Atlantico di mezzo è assai più complicata di un eventuale recupero in terra europea. L’unica possibilità potrebbe essere giocata su eventuali disgrazie altrui, ma solamente sulle gare extraeuropee visto che l’Europa e tutte le squadre al top avranno i medesimi problemi di passaporto ed eventuali quarantene.