La speciale spettacolo all’interno dello stadio olimpico gremitissimo è qualcosa di unico e indelebile, ma la nuova speciale di apertura ateniese ricavata tra i piazzali del vecchio stadio e il porto turistico ha raccolto una marea di spettatori riempiendo le imponenti tribune allestite appositamente.
Oltre alla sempre suggestiva cerimonia di partenza, con sullo sfondo il Partenone, la nuova Acropoli degli anni venti ha proposto un’altra prova stracittadina spettacolo inedita, e come le precedenti ha fatto registrare nuovamente il tutto esaurito. Il primo anno è stata una sorta di giro dell’isolato, l’anno passato è stata una stage ricavata all’interno dello stadio olimpico, qualcosa di unico e irripetibile, con le tribune pienissime (quelle dei grandi eventi). Questa volta la gara si è spostata dalle parti del vecchio stadio, adiacente al porto turistico, dove è stata allestita una sorta di piazzalata, coreograficamente piacevole, con un ampia parte abbracciata da imponenti tribune gremite come nella migliore tradizione dell’Acropoli. Il tradizionale inizio con un bagno di folla a cui questa volta le inquadrature televisive non hanno reso giustizia, concentrati a catturare uno spettacolo artificiale troppo annacquato per soddisfare il palato degli appassionati che l’hanno seguita dal piccolo schermo. Il pubblico nei rally è parte dello spettacolo, come lo è nei grandi concerti che fanno la storia della musica, e non cercare di metterlo dentro alle inquadrature è come privarsi di una parte dello spettacolo. La prova all’interno dello stadio olimpico era tutt’altra cosa sotto tutti i profili, ma ancora una volta Atene ha dimostrato passione e curiosità, ed anche se il rally è un’altra cosa questo genere di speciali per la disciplina sono un ottimo spot pubblicitario. Capaci di avvicinare nuovo pubblico, quello che il piccolo schermo o lo streaming non sono in grado di fare.