ATTENTI A ROVANPERA

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Dopo la power stage in Estonia (2022), in molti hanno santificato Rovanpera, ignorando bellamente le situazioni particolari di gara, dalle condizioni di una power assolutamente anomale ad un venerdì ribaltato dalla pioggia nel finale. Oggi molti di questi parlano di un Kalle appannato, in realtà in questo inizio di stagione è stato veloce ed intelligente e resta l’uomo da battere.

Dopo poco meno di un decennio di mondiale, drogato nei risultati delle singole gare dall’ordine di partenza, tutti quelli che abitualmente masticano pane e rally sanno quanto pesi partire davanti il venerdì sulla terra. Quasi sempre però si tende a dimenticare quando le cose vanno come devono andare, oppure quando qualche acquazzone ribalta la situazione si grida subito al miracolo. In questo avvio di stagione fa specie sentire chi parla di un Rovanpera sotto tono, quando in realtà Kalle ha disputato una gara non sua come il Montecarlo firmando una seconda piazza pesantissima, preceduto solamente dal suo compagno di squadra Ogier. Nelle due gare seguenti ha portato a casa due quarte piazze, un mezzo miracolo quello di Umea dove si è trovato ad aprire la strada il venerdì; in Mexico invece partiva per secondo, ma nel primo giro del venerdì con un Tanak al rallentatore si è ritrovato le linee ideali tutte da pulire. Così ad Umea ha finito la prima tappa con una mezza minutata, ed una minutata a Leon, distacchi impossibili da recuperare senza un errore altrui. Esattamente come in passato Ogier, non è andato a prendersi qualche carrettata di rischi, per tenare rimonte impossibili, tentazioni alle quali negli anni passati avrebbe ceduto, eccessi che in parecchie occasioni ha pagato salatissimi. Tattica perfetta quando si ragiona in ottica campionato, peccato presti il fianco ai commenti di chi vuole risolvere l’equazione come si trattasse di un addizione e non fa i conti con tutte le variabili del caso. Da gennaio ad oggi Kalle ha dimostrato di non essere stato contagiato dalla crisi del primo titolo, che in passato ha bloccato molti piloti, anzi se vogliamo ha dimostrato di essere più forte, perché non cadere in tentazione per un talento come il suo è tanta roba. Sugli asfalti Croati la posizione di partenza influisce molto di meno, anzi può risultare favorevole a chi parte davanti, per cui a giocarsi il successo con Ogier e Neuville ci sarà anche lui. L’anno passato a Zagabria ha fatto saltare il banco in un finale rocambolesco con la pioggia a rimescolare le carte, mentre nel venti ventuno aveva buttato via la gara nella prima speciale, nel tentativo di mettere subito gli avversari alle corde. Questa sarà una gara a viso aperto dove lo scontro con il compagno di squadra potrebbe diventare campale, ed è probabile voglia andare a mettere in chiaro che anche in questa stagione è lui l’uomo da battere. 

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