Parla francese il 22esimo Rallye Montecarlo Historique. A vincere sono infatti Michel Badosa e Mogens Reidl, con una Renault 8 del 1969.
Su di un percorso in gran parte innevato sono stati autori di una buona prova. Già in testa dalla terza prova della prima tappa comune, hanno poi saputo rispondere agli attacchi degli avversari. In particolare di Alessio De Angelis e Sergio Sisti, su Fiat Ritmo 60 del 1978 che ci hanno provato sino alla fine e con il terzo posto nella penultima prova hanno conquistato la seconda posizione. 2260 le loro penalità finali contro le 1670 dei vincitori. Terzo gradino del podio ancora italiano con Massimo Canella e Nicolas Arena, su Lancia Fulvia Coupé 1.3 S del 72. 2400 le loro penalità. Quarto posto per Karolis Raisys e Ilya Zakmans, su Jaguar Xk 150 Coupé del 58, risaliti dal settimo posto, che hanno preceduto Ghislain e Guillame Gaubert, su Porsche 911 Sc del 1978. Piero Zanchi e Giovanni Agnese, su Lancia Fulvia HF 1.6 del 69, sono decimi precipitati nel finale dal quinto posto. Gabriele Seno e Alberto Bertuzzi, su Opel Kadett Gte del 78, sono quattordicesimi, mentre Maurizio Aiolfi e Samanta Zambianchi, su Lancia Beta Coupè 1800 del 75, sono ventiduesimi. Nella speciale Col de Barus – La Bollene Vesubie con il Col de Turini la Lancia Stratos di Daniele Perfetti e Ronnie Kassel ha ereditato il successo di Darniche – Mahè vincitori su questa prova con la stessa vettura 40 anni fa. Per maltempo, tormenta e temperature polari, le prove 4 – 5 – 6 e 9 sono state annullate. Com’era tradizione per il Rally di Montecarlo gli equipaggi sono partiti da sette città diverse, Atene, Galsgow, Bad Homburg, Milano, Barcellona, Reims e Monaco, per concentrarsi a Buis les Baronnies. Da lì è poi partita la gara con il percorso comune che si è concluso nel Principato. Quest’anno la gara ha visto al via 314 equipaggi di 27 nazioni.