La gara di Zlin si presenta ancora una volta giocando sull’equivoco tra la gara Europea e quella nazionale, una facciata con tutti dentro e un precario equilibrio di classifica dove a vincere secondo il live del sito ufficiale della gara (con rimando diretto a Rally Base) è Vaclav Pech, un evidente forzatura voluta dalla parte dell’organizzatore, ed ignorata da Fia e Promotore.
“Tutti dentro” è uno dei temi lanciati da molti appassionati, che vorrebbero vedere nei rally nazionali e internazionali tutte le vetture assieme, scadute, vecchie omologazioni nazionali e vetture storiche conformi e non (omologazioni simili alle scadute). Una scelta eticamente complessa soprattutto nei campionati di maggiore spessore, ed anche nelle massime serie nazionali; trattandosi di campionati importanti dove mettere assieme i budget non è mai stato facile, anche quando economia e sponsor non conoscevano ristrettezze. Nel caso dell’Europeo trovarsi contro i più forti concorrenti di questo o di quel paese, sommato alla la specificità dei fondi mette i pretendenti dell’ERC contro dei veri e propri specialisti; gare da comprimari che penalizzano l’immagine di chi sostiene i protagonisti della serie. Figuriamoci quando non si gioca con lo stesso genere di vetture, vedi Pech che con la sua Ford Focus RS WRC 2006 che pur non concorrendo più per il titolo della repubblica Ceca, continua a vincere le gare della massima serie nazionale. Ed anche al Barum andando a guardare Rally Base (piattaforma di riferimento del sito ufficiale del gara per il live timing), oppure la più nota e utilizzata e-wrc avrebbe vinto anche il Barum, con 9”.1 su Kopecky, e non solamente la gara nazionale, la cui classifica separata è quasi introvabile. L’unica classifica separata, o meglio dedicata solamente ai tempi della serie continentale era quella ufficiale dell’ERC (presente sul sito ufficiale). E’ abbastanza chiaro che per il sistema rally della repubblica Ceca permettere a tutti i piloti della gara nazionale di andare a cercare tutti i piloti aprendo la classifica della gara ERC, qualcosa in più di una semplice soddisfazione. Il “tutti dentro” nel suo complesso è una cosa buona, che andrebbe a riconciliare i rally con il loro spirito originario, ma per vetture ancora vincenti come la Fucus di Pech, oppure le più moderne WRC 1.6, o addirittura le Plus ci sono due punti che stridono e non poco. La loro classifica non può essere la stessa delle vetture top, in questo caso le rally2, deve essere una cosa a parte vedi Alba 2021. Il secondo punto è lo spettacolo, con un ordine di partenza dove Pech partiva intorno alla settantesima pozione, nell’anonimato assoluto; si mette in evidenza l’anomalia della risposta Ceca all’amletico dubbio se privarsi dello spettacolo di una WRC, oppure metterlo dentro ma non troppo in evidenza. Dopo parecchie edizioni disputate coltivando questo equivoco, sarebbe davvero ora FIA e Promotore affrontassero sul serio questo discorso, dove da Parigi agli osservatori presenti, nessuno sembra accorgersi di niente, anche se il paradosso è lampante, tutti concentrati esclusivamente sulla teoria regolamentare. Se non altro per rispetto di chi le gare le divide sul serio, se il regolamento va rivisto è giusto metterci mano, ma in questa maniera sembra di ritornare indietro di mezzo secolo dove ognuno faceva quello che voleva.