L’alfiere della BRC sulla terra del rally di San Marino dimostra subito di essere a suo agio e nelle prime speciali cala un poker di scratch che gli permette di prendere qualche secondo sulla concorrenza che amministra nelle ultime speciali.
Dopo un pò di gare belle ma troppo spesso corse con il fiato lungo per tenere il passo dei primi della classe il Giando questa volta è partito a tutta, lasciando al palo i soliti Andreucci e Sacandola, ma anche i rampanti Campedelli e Colombini, che sulla terra hanno dimostrato poco più di un mesetto addietro di andare fortissimo. La prova del Giando è stata tutta votata all’attacco come testimoniano i 5 successi parziali sui 7 a disposizione. Abbastanza per permettergli di chiudere la frazione con un paio di manciate di secondi sulla Fiesta a GAS del compagno di squadra Simone Campedelli, velocissimo sin dalle prime battute, il pilota Romagnolo non ha mai mollato ma visto che davanti c’era il Giando non ha nemmeno rischiato più del lecito per andare a prenderlo. Terzo gradino del podio per la Fabia R5 di Umberto Scandola, il Veronese non è partito a tutta ed ha lasciato qualche secondo di troppo nelle prime battute, assieme ad una scelta di gomme buona ma forse non perfetta si è dovuto accontentare del bronzo. Ma sopratutto di tenersi alle spalle un Colombini scatenato. Il padrone di casa è partito con un passo impressionante, pagando a Basso solamente pochi decimi, ma prima un dritto e poi un paio di forature lente lo hanno obbligato a mollare, e visto il ritmo dei primi si è ritrovato alle spalle di Scandola. Gara o meglio tappa da archiviare per Andreucci, il Grafagnino ha pagato dazio per la posizione di partenza, ma come all’Adriatico le sue coperture non sono sembrate brillanti su questo tipo di fondo. Nelle prime repliche pomeridiane ha provato a forzare, ma è presto finito con le ruote in aria.