Il Giando forte di un buon vantaggio accumulato nella burrascosa frazione di apertura, gestisce in maniera autoritaria, ed a parte un pizzico di paura per un dritto, va a firmare un Euro successo che rafforza il suo primato nel CIR. Dopo una partenza ad handicap si riscattano Campedelli e Crugnola che di prepotenza colorano il podio Romano di azzurro.
Sul successo del Giando c’è davvero poco da dire, è andato a riscuotere l’ipoteca posata ieri sera sulla gara con una prova fluida, sempre in controllo sugli avversari ma con un passo autoritario lasciando per strada solo qualche secondo la dove si rischiava qualcosa. L’unico brivido l’ha corso sulla replica di Rocca Santo Stefano andando dritto in un’inversione e fatica a riprendere la strada, perdendo una ventina di secondi. Ma gli resta comunque una mezza minutata che gestisce al meglio tra l’ultima speciale e le due speciali spettacolo di Ostia. Alle sue spalle sul podio sale un imperiale Campedelli autore di una seconda parte di gara da incorniciare. Migliorato il set-up della nuova Ford Fiesta R5 comincia a staccare con continuità performance da assoluto, ed anche se le regolazioni non sono ancora ottimali come l’erogazione del motore che fatica a dare il meglio agli alti regimi. Una seconda piazza, ma soprattutto un finale convincente importante per dare morale e convinzione al driver Romagnolo, che viste come si erano messe le cose nella prima tappa forse non pensava di riuscire a ribaltare una classifica che l’aveva visto scivolare in fondo alla top ten. Pirotecnica la sfida sul filo di lana per il gradino basso del podio, tra Andrea Crugnola ed il Russo Lukyanuk. Il portacolori Citroen impegnato ad amministrare la seconda posizione sino a metà giornata si è visto comminare un minuto di penalità per il passo vettura dell’asse anteriore e così si è ritrovato alle spalle di Campedelli e con il fiato sul collo di un Crugnola scatenato. Andrea penalizzato dalla foratura ma comunque autore di quattro scratch nella prima tappa, nell’ultima giornata ha letteralmente fatto esplodere i cronometri vincendo nove delle dieci speciali disputate. Ed ha bruciato il podio a Lukyanuk sulla super stage di Ostia con un colpo di reni che l’ha visto mettere il muso della sua Skoda davanti alla C3 di qualche manciata di decimi.