Le luci della ribalta erano tutte per i due aspiranti al CIRT Andreucci e Scandola, visto che la sfida terra asfalto ha brillato solamente per le assenze del CIR, ad eccezione di Crugnola azzerato però dalla posizione di partenza. Ma a beffare tutti è stato Alberto Battistolli, con un primo giro all’attacco per poi tenere testa a tutti e firmare così la sua prima nel CIR.
Nel round finale al Tuscan 2020 Alberto aveva incantato tutti andando a prendersi il gradino basso del podio, un risultato che non gli è stato assolutamente di intralcio in una stagione a cavallo tra il CIRT e un ERC tutto votato all’apprendimento, ed al macinare i chilometri. Proprio nella serie continentale nelle ultime gare si era intravista una crescita esponenziale, con delle seconde tappe da top ten. Un percorso ancora molto lungo, ma tutto sommato questo Liburna Terra per il vicentino era visto come una sorta di primo esame, nessun voto o target, ne promozioni o bocciature, ma quello che volevamo vedere era un Alberto che tentasse di battere qualche colpo. Una speranza che in cuor suo nutriva anche Alberto e vista la sua favorevole posizione di partenza, quando questa mattina gli è stato detto mettici grinta sin da subito probabilmente non gli è sembrato vero, visto che sino ad oggi la solfa era sempre quella “si parte tranquilli”. Nel secondo passaggio sulla Ulignano (in realtà il primo vista la cancellazione nel primo giro) è inciampato in un testa coda ad inizio speciale, un’ingenuità che gli costa 7” e vede Andreucci avvicinarsi molto pericolosamente alla sua leadership. Ma se dalle dichiarazioni a fine prova afferma di non sapere gestire al meglio queste situazioni, visto da fuori sembra il contrario non tanto per l’errore in sé che evitabile o meno ci può stare; ma in una speciale di tredici chilometri girarsi dopo cinque curve e riprendere subito il passo (non mollando nulla oltre al tempo perso nel girarsi) è tanta roba, soprattutto per un ventiquattrenne con non troppa esperienza. Così Albi si è presentato allo sprint finale sulla Ulignano con 3”.4 di capitale su Andreucci, ma con il titolo in tasca il garfagnino non forza e si limita a controllare un Bruno Bulacia oramai attento a tenersi stretto la medaglia di bronzo. Battistolli va così a firmare il suo primo successo assoluto nei rally moderni e lo fa in una gara targata CIR, mentre Andreucci con l’argento al collo va a prendersi il titolo CIRT, regalando alla MRF Tyre il suo primo campionato rally di spessore.