Il giovane pilota Vicentino si è presentato a Fafe a sei mesi dalla sua prima portoghese dove concluse al tredicesimo posto, con la pressione dei tre successi consecutivi a Liburna, Brunello e Vallate del Tevere. Con una gara da studente modello ha messo sul piatto quanto ha imparato in una stagione ERC, veloce ma senza strafare con l’imperativo continuare a macinare chilometri.
Quello che ci sta regalando Alberto Battistolli è qualcosa di mai visto prima, in quarant’anni di rally di campioncini alle prime armi ne abbiamo visti davvero tanti, ma volendo classificarli si sono sempre suddivisi in due categorie: il talento esplosivo alla Colin Mc Rae, e quello ragionato di chi cresce passo dopo passo e non si riesce a capire quale sia il suo limite; ma la crescita è costante sino ad arrivare ai livelli di Colin (vedi il nostro Piero Liatti). Alberto come nella vita di tutti i giorni è uno studente diligente, che si applica e cresce a vista d’occhio, ma a differenza della seconda categoria di talenti capisci che il limite è ben più in là. A Fafe l’impressione che ha dato per tutta la gara è stata quella di correre con la briglia tirata, mai una volta fuori dalle righe, perfetto sul passo che si è imposto. Nonostante la consapevolezza che un errore gli sarebbe perdonato da tutti, soprattutto in un rally così difficile e complicato, non è mai caduto in tentazione, anche in quella parte della gara dove ne ha avuti due nel mirino. Il ragazzo, come nelle gare in Italia, ha dimostrato un livello di progressione esponenziale, da leggere nella fluidità della sua guida e delle linee, oltre alla rapidità nel reagire ai cambi di aderenza, il quinto posto è semplicemente una ciliegina sulla torta, ma una posizione più avanti o due o tre più indietro avrebbero cambiato poco. Una valutazione che può essere fatta solo a braccio visto che nella prima tappa non ci potevano essere riferimenti cronometrici attendibili, mentre nella seconda sono andati un po’ tutti in amministrazione controllata. Di sicuro le unghie le ha tirate fuori nella stage di qualifica, leggendo alla perfezione il momento chiave della gara, forse sarebbe riuscito a limare qualcosina di più, ma tutto sommato è andata benissimo così visto che i sei che gli sono stati davanti nella qualifica gli hanno lasciato libera la casella della terza posizione di partenza.