Il campionato Europeo rally sulle strade delle Canarie torna a fare di conto con le bizze del meteo, e tra scrosci improvvisi, prove asciutte e prove bagnate a tratti a farla da padrone è un Bonato una spanna sopra la concorrenza, aiutato da una gomma che sul bagnato nella seconda frazione gli ha messo le ali.
L’avventura di Bonato non era iniziata nel migliore dei modi, sulla prima speciale vera della gara la pioggia gioca un brutto tiro a chi parte davanti, con una strada che si asciuga di passaggio in passaggio e così il francese si ritrova venti secondi sul groppone e tredici vetture davanti alla sua Citroen C3 Rally2. Il pilota della Savoia, uno dei più forti sulle strade asfaltate dell’ERC, non ci sta e mette in fila quattro scratch che gli permettono di riprendersi la leadership della gara, ed alla fine della prima frazione può contare su una decina di secondi di vantaggio su un Paddon in grandissimo spolvero. Intorno ai venticinque secondi si posizionano Franceschi, Llarena e Nucita, bravi nel capitalizzare l’inaspettato vantaggio di partire dietro sulla speciale di Galdar. Nella seconda tappa Bonato parte forte e con tre scratch consecutivi chiude la partita, ma delle tre speciali a spostare gli equilibri è la lunga, ventisette chilometri dove ritorna l’acqua e le nuvole basse riducono la visibilità, condizioni che esaltano le coperture del Francese. Nella bouclé finale con una classifica scolpita nella roccia Bonato e Paddon passano in modalità controllo, mentre Llarena è costretto a misurarsi con Jan Solans, Ares, Franceschi e Nucita che si trovano a darsele di santa ragione in un fazzoletto di una decina di secondi. Qualcuno nel finale molla, pago della prestazione fornita sino a quel momento, mentre il duello per il successo nel super campionato spagnolo si decide sulla speciale finale, con Llarena che salta Solans. L’ex vincitore del WRC Junior pur non risultando iscritto alla serie continentale, obbiettivo più importante per Llarena non ferma il campione in carica nella caccia al podio assoluto. Nel finale fa scintille un Andrea Mabellini in crescita esponenziale che va a prendersi la power stage, ed un secondo successo parziale, perde una posizione Nucita che chiude una gara da incorniciare a soli quattro decimi da un Franceschi pago del risultato, in una gara per entrambi tutta da scoprire. L’ERC3 se lo prende un Armstrong in solitaria al debutto con la nuova Fiesta Rally3 Evo; tra le due ruote motrici ERC4 si impone l’Ungherese Hangodi, approfittando del ritiro di Daprà padrone assoluto della situazione sino al giro di boa della gara.