In una gara veloce come il Finlandia i secondi pesano come macigni, ed in una prima tappa short di appena novanta chilometri che i primi si bevono in quarantaquattro minuti scarsi e la top five raccoglie cinque vetture in appena otto secondi. Con Breen al comando ma con un Evans stratosferico soprattutto con il buio.
Sulla speciale spettacolo nella periferia di Jyvaskyla a fare saltare i cronometri è uno strabiliante Katsuta, ma appena ci si sposta sulle speciali vere e la media oraria spara i primi della classe oltre i 125 chilometri orari salgono in cattedra le Hyundai di Tanak e Breen che si spartiscono gli altri scratch di giornata (due a testa). Almeno sino a un Oittila by night dove Evans mette tutti in ginocchio e dimezza il suo ritardo sui due alfieri di Alzenau. Craig e Ott capitalizzano il lieve vantaggio di partire dietro, ma la vettura tutto sommato dimostra di avere centrato a pieno il set-up per un Finlandia anomalo, con un fondo pesante e compatto tendente all’umido ma mai bagnato o fangoso, che resiste bene al passaggio delle vetture in gara. Davanti Ogier attacca a fondo ma fatica ad avere la trazione ottimale e secondo dopo secondo si ritrova a fine giornata con una mezza minutata sul groppone. Chi invece vola per tutta la tappa è Evans, ed a fine tappa si riporta sugli scarichi delle Hyundai ad appena 6”.1 da Breen. Ma considerato che partiva immediatamente dietro a Ogier quella terza posizione in proiezione dei cento cinquanta chilometri di domani pesa come un macigno sulle ambizioni dei suoi avversari. Alle sue spalle a sorpresa si inserisce la Toyota di un Lappi fantascientifico, lontano da una WRC+ da quasi un anno è subito sui tempi dei primi nonostante un pizzico di margine, ma nella stage by night vola anche lui, ed è l’unico a non farsi stracciare da Evans che tallona in quarta posizione assoluta con un distacco di sei decimi. A chiudere la top five un Rovanpera che paga otto secondi ai primi e 1”.2 a Lappi. Neuville e Ogier pagano una mezza minutata che azzera le loro chance di vittoria, ma con una gara così tirata in testa la possibilità di agganciare il gradino del podio c’è tutta.