In vista di Ypres mentre tutta la squadra Hyundai era impegnata in Sardegna Craig Breen si è presentato al via del Rally Oudenaarde, prova che ha riaperto il campionato Belga dopo un lunghissimo lockdown, gara che ha presentato tutte le difficoltà autunnali di quelle strade e Craig ha superato quell’esame alla grandissima.
Il campionato del Belgio è ripartito con una gara di novantadue chilometri nelle Ardenne fiamminghe che ha proposto le condizioni classiche autunnali con la pioggia che ha reso il nastro di asfalto una sorta pista di pattinaggio, con molti tratti trasformati in vere e proprie fangaie. Una gara ad aderenza zero, condizioni che facilmente si riproporranno anche sulle speciali di Ypres, una sorta lotteria del nord, molto simili alle prove del Montecarlo quando il ghiaccio abbonda. Condizioni molto impegnative, per non dire estreme, dove Breen è stato in grado di fare una differenza abissale, nonostante un blackout al tergicristallo gli sia costata una quarantina di secondi, con relativa perdita della leadership. A parte questo singolo episodio Craig ha monopolizzato la gara, come testimoniano i nove scratch messi in carniere sulle dieci speciali disputate, dimostrando tutta la sua classe nel gestire la cavalleria della sua WRC che su terreni del genere può anche essere un gap. Mettendo in chiaro la differenza sostanziale tra piloti forti o di belle speranze, ed un fuoriclasse. Alle spalle della Hyundai i20 dell’Irlandese, nella corsa per il campionato nazionale Belga il primo è stato Fernèmont che con la sua Skoda Fabia Evo ha preceduto la vettura gemella del padrone di casa Reynvoet. A chiudere la top five troviamo Casier e Princen che sull’ultima speciale tocca ma riesce in qualche maniera a portare la sua Citroen C3 al traguardo su tre ruote, buttando alle ortiche il gradino basso del podio. Tanti sono nomi a pagare pegno tra uscite di strada, forature, svarioni vari, ed anche cedimenti meccanici a cominciare da Gregoire Munster, Guillaume De Mavius, Tsjoen, Verschuren, De Cecco e Cherain