BUDAR AL TIMONE DI CITROEN

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La situazione sempre più incerta in Citroen e la proposta della FIA a Matton si sono incrociate proprio nel momento giusto, ha però sorpreso il nome del suo sostituto a capo del reparto corse di Versailles Pierre Budar, visto che in molti si attendevano il passaggio di Bruno Famin.

Che qualcosa covasse sotto la cenere era immaginabile, con una Citroen sempre più incerta sul futuro, che dopo ad ogni rilancio ha fatto sempre due passi indietro, è evidente che la posizione di Matton oggi era ben più traballante rispetto ad un paio di anni addietro quando il gruppo PSA ha deciso di investire sulla Citroen C3 WRC+. In molti si attendevano vista comunque l’importanza del programma WRC il passaggio di Bruno Famin da Peugeot a Citroen. Un uomo di un certo peso ed esperienza, in grado di capitanare una casa ufficiale in un impegno come il WRC. Invece a sorpresa dal cilindro PSA è uscito il nome dell’Ing. Pierre Budar, un ex pilota di rally degli anni 90, passato nei reparti tecnici del gruppo PSA, responsabile in numerosi progetti della parte telaistica. Uomo fedele al marchio con una lunga storia specifica nei rally, ma con un peso specifico tutto da costruire, una figura lontana dall’uomo forte che in questo momento servirebbe a Citroen per uscire dagli equilibrismi economici e politici che nel 2017 hanno pesantemente condizionato le scelte di Versailles. Una scelta simile a quella di molte case prima che si andassero a chiudere i programmi dei relativi reparti corse. Citroen a fine 2018 vedrà scadere il contratto con Abu Dhabi, un main sponsor da 20 milioni, e se come quest’anno a prevalere saranno le polemiche e non i risultati è difficile immaginare che a coprire il buco che si andrà a creare sia Citroen, che invece continua in un impietosa politica dei tagli. Uno sbando che si evince anche nella comunicazione di Pierre Budar e l’uscita di Yves Matton, avvenuta quando sono passati meno di cinque giorni dalla presentazione del WRC di Birmingham, con Matton in prima linea.         

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