Ad imporsi alla sessantesima edizione del rally du Valais è l’intramontabile Olivier Burri che oramai da anni cavalca l’onda dei rally rosso crociati, una vittoria sudata per la strenua resistenza di Coppens anche lui al volante di una Fabia.
La classicissima di fine stagione, con un’altra edizione a base Sion, ha proposto il suo solito chilometraggio bello corposo degno di una prova internazionale e le validità ERT e TER hanno contribuito a dare un tocco di internazionalità all’elenco iscritti almeno quantitativamente. La qualità invece ha lasciato a desiderare, anche se per i giovanissimi la presenza come apripista di Ken Block ha compensato ampiamente questa, visto che il protagonista dei video Gimkana non si è risparmiato nel regalare palate di spettacolo e traversi, ad un pubblico che ha dimostrato di apprezzare. Una latitanza straniera che ha permesso agli equipaggi rossocrociati di monopolizzare la top five, relegando la pattuglia delle R5 con al volante piloti di altre nazioni alla seconda parte della top ten. A tenere il timone della gara dall’inizio alla fine è stato Olivier Burri, il grande vecchio di rally Svizzeri che nonostante abbia dato strada al figlio Michael non rinuncia a qualche estemporanea scorribanda e la zampata è sempre vincente. Dopo l’immancabile baruffa iniziale la classifica ha preso subito una piega ben precisa con Burri davanti e Coppens ad inseguire, un braccio di ferro che a metà gara ha proposto uno scontro molto acceso. Coppens si è portato ad appena 2”.5, ma Olivier è ripartito a testa bassa e speciale dopo speciale è riuscito a distanziarlo quanto bastava per permettersi un finale in controllo. A completare il podio ci pensa un altro Burri, il figlio Michael che approfitta pira dell’uscita di scena del Belga Tsjoen e del neo campione Svizzero Ivan Ballinari. Una piccola amarezza per Ballinari che avrebbe voluto festeggiare il suo secondo titolo rossocrociato sul prestigioso podio di Sion.