CALIMERO BREEN

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Dopo la Svezia le dichiarazioni dalle parti di Cockermouth sono state un coro ininterrotto di lodi a Tanak, per gli stimoli e la pressione dati alla squadra, ed ai suoi uomini, un endorsement che stride molto con il trattamento riservato a Breen, usato come capro espiatorio di una stagione dove non ci sono stati test di sviluppo e pochissimi di messa a punto.

Parlare con il senno di poi è sicuramente facile, ma se non altro avere sempre rifiutato la semplicistica tesi del brocco, che per tutto il 2022 ha imperato sulla figura di Breen, crediamo che qualcosa possa valere. Quando M-Sport ha ingaggiato Craig ed ha cominciato a lavorare sulla Puma, che le cose non fossero tutte rose e fiori è cominciato ad emergere sin da dalla preparazione del Montecarlo, dove nel sud della Francia si è visto di più un Loeb senza un ruolo ufficiale di collaudatore, con il progetto di inserirlo part-time nella propria line-up, ma senza nulla di concreto in mano, nemmeno l’accordo per il Montecarlo, arrivato in zona cesarini. Scelta tecnicamente condivisibile, ma non penalizzando l’unica guida full time di esperienza. Dalla Svezia i test sono diminuiti sensibilmente, e con il passare delle gare le cose sono andate peggiorando, con un team puntuale solo nel fare intendere in maniera a volte diretta, altre indiretta di non avere colpa, e le mancanze stavano tutte dalla parte dei piloti. Compreso la loro prima scelta Breen, un pilota part time sino all’anno prima, che non poteva certo ambire a competere per il titolo piloti, ma autore di prestazioni di tutto rispetto su ghiaccio, terra e asfalto. Strappato alla Hyundai dove vestiva il ruolo di terza guida, aspirante al ruolo di top driver, era evidente che se le cose fossero andate male (come è stato) il suo ruolo sarebbe stato quello di parafulmine. Come a tutti gli aspiranti, mancava il carisma per potere dire la sua, soprattutto all’interno della squadra; per chiedere ed imporre un cambio di passo nel sistema di lavoro, ritornato dopo la partenza di Ogier simile a quello di un noleggiatore. Anzi durante la stagione 2022, dopo le prime gare si sono tornati a tagliare i test pre-gara, come nei due anni precedenti. Un piccolo sforzo in più è stato fatto in occasione della partecipazione di Loeb, ma visti i risultati è evidente non è stato abbastanza. Qualche scratch del cannibale (che tra l’altro partiva dietro) hanno dato fiato a Milliner e fans, ma guarda caso lo stesso Loeb ha sempre evitato qualsiasi commento. Un anno dopo alla sua prima uscita Breen si è battuto per il successo della Svezia in tutte e tre le tappe, indipendentemente dall’avere o meno il vantaggio della posizione di partenza e questo la dice lunga sul valore di un pilota, con la solidità mentale per sfruttare al meglio la prima occasione che si è presentata.

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