La prima tappa del Sanremo si conclude con i ventisei chilometri by night del passo Ghimbegna, una prova che con da un’impronta alla gara a favore di un Simone Campedelli più determinato che mai ad andare a prendersi la palma di vice campione italiano; ma Basso gli ha mollato solamente qualche decimo e lo tallona a 2”.7.
Il meteo dopo un inizio settimana condizionato da intense giornate di pioggia, ha cominciato a rasserenarsi ma qualche sporadico scroscio al mattino, ed un terreno zuppo che a tratti scarica e riempie ancora i canali di scolo a bordo strada ha proposto qualche trabocchetto in più di quelli che dovevano essere sulla carta. Crugnola come è oramai diventata consuetudine ha fatto saltare il banco nella power stage, due chilometri e sei dove ha rifilato un cinque sei decimi a chilometro ad Avbelj (primo degli inseguitori) e poco meno di un secondo a Campedelli. Nelle speciali seguenti lo scettro è però passato ad un Campedelli scatenato che ha messo in fila tre scratch consecutivi, ed ha preso il comando approfittando di una seconda speciale dove il neo campione non guida benissimo e rimedia ben otto secondi. Simone interessato a confermare la palma per il momento provvisoria di vice campione italiano, nonostante il suo passo non è riuscito a levarsi dagli scarichi la Toyota GR Yaris di Basso, autore di una partenza a tutta, e visti i suoi cinquantuno anni di una speciale in notturna davvero impressionante, dove cede appena un secondo al suo rivale nella corsa al podio. Una sfida partita e destinata a concludersi con uno scontro all’arma bianca, che a fine di questa tappa vede il driver Romagnolo davanti di 2”.7 sul pilota trevigiano. Crugnola tiene botta, ma nelle ultime speciale continua a perdere qualche secondino su tutte le stage, ed al rientro al service paga una dozzina di secondi. Tantini per recuperarli nei restanti sessantotto chilometri della seconda tappa, anche se con il titolo oramai in tasca l’impressione è che manchi la motivazione per tentare di andare a cercare una vittoria a tutti i costi. D’altronde con cinque vittorie già in carniere su sei gare, un podio è ampiamente soddisfacente per festeggiare un’altra stagione da incorniciare. Discorso diverso tra Campedelli e Basso dove in gioco c’è la palma di vice campione, ed anche una vittoria scratch che fa gola ad entrambi, in particolare al Giando e alla Toyota che dopo il successo ad Alba speravano in qualcosa di più. A chiudere la top five troviamo un Andreucci decisamente in palla che concede alle lepri della gara solamente venticinque secondi, e tredici secondi più in la c’è un Daprà in crescita esponenziale, che molla una ventina di secondi abbondanti al campione venti ventiquattro del Promotion: Marco Signor, rallentato da qualche divagazione di troppo.