La lotta per l’impero Romano è stata degna del Colosseo, quando non era meta turistica ma un arena insanguinata. Campedelli e Scandola si sono sfidati sul filo dei decimi su tutte le speciali ed il Romagnolo è riuscito per un niente a prevalere in gara 1 e gara 2 ed a portarsi a casa la gara CIR, ma sul traguardo i due hanno palesato una marcia in più rispetto al ERC.
La sfida tra Campedelli e Scandola al rally di Roma Capitale e stata vissuta con grandissima intensità dal primo all’ultimo metro una sfida ai decimi di secondo che ha visto imporsi il driver Romagnolo nella prima tappa per soli 3 decimi e nella seconda per 4″.3 che sommati nell’assoluta gli hanno garantito il successo per meno di 5″. Un niente; eppure il driver che veste i colori Orange1 sul campo ha dimostrato una solidità nella tattica di gara e nel controllo degli avversari. Definire la gara in controllo sarebbe sbagliato, ma anche uno Scandola a tutta non è mai sembrato in grado di riuscire a saltarlo. Mentre Ucci resta a guardare nella prima tappa accontentandosi del bronzo, medaglia che bissa anche nella seconda frazione nonostante un problema che al cambio che lo fa scivolare ad una minutata dalla testa della gara. Tra tempi imposti attribuiti con differenti criteri, speciali annullate tra le due gare CIR ed ERC un paragone è più che abbozzabile e vede i cavalieri di casa Italia davanti a Bouffier e Kajetanowicz che chiudono anche loro la loro gara con un sorpasso sugli ultimi chilometri del Francese sulla Fiesta gemella del Polacco campione in carica. Un sostanziale equilibrio con l’ago della bilancia leggermente a favore del CIR, l’unico targato Europeo con una marcia in più di tutti come al solito è stato Lukyanuk, che però è andato al tappeto sulla speciale lunga alla fine della prima tappa. Ma se il Russo come al solito in velocità pura è stato super, questa volta di pane per i suoi denti ne ha trovato perché Crugnola anche se è uscito di scena sulla quarta speciale ha tirato fuori del cilindro una serie di tempi che hanno messo in ginocchio tutti.
