Nel quarto e ultimo appuntamento dell’International Rally Cup ad imporsi è lo sloveno Avbelj che ritorna a vincere in una stagione avara di risultati, battendo il suo compagno di squadra Fabio Andolfi e la Hyundai i20 N Rally2 di Andreas Mikkelsen, ma il campionato ritorna a battere la bandiera tricolore grazie a Campedelli.
Al suo debutto nella serie IRC, un campionato dallo spessore internazionale, il rally Valli della Carnia festeggia due giornate di gara tiratissime con un podio da fare invidia a tanti campionati di ottimo spessore. Al traguardo a separare i primi tre c’è una misera manciata di secondi dove troviamo Avbelj, Andolfi e Mikkelsen. Nell’apericena del venerdì sera con ben due speciali in notturna il discorso sembrava ristretto ad una sfida a due tutta straniera, tra la Fabia RS di Avbelj e Hyundai i20 N di Mikkelsen. Quattro speciali dove i due si sono spartiti equamente gli scratch, siglando un due a due, ma lo sloveno ha preso subito il timone della gara e si è presentato al riordino notturno con otto secondi sul Norvegese dodici su Andolfi, quindici su Campedelli e diciassette su Albertini. Il pilota bresciano nelle battute iniziali tiene gli scarichi di Bostjan, ma con il buio lascia per strada qualche secondo di troppo che vanno a compromettere la sua prestazione finale. Il sabato da immediatamente la sveglia a tutti con i ventidue chilometri di Val di Lauco dove a passare all’attacco è Fabio Andolfi, che si porta immediatamente alle spalle del compagno di squadra, per poi saltarlo nella speciale seguente. Il braccio di ferro tra le due Fabia RS Rally2 targate Munaretto va avanti sino all’ultimo metro, con il campione uscente dell’IRC che si riprende il timone della gara, e lo difende con il coltello tra i denti come testimoniano il secondo e otto decimi che li separano sul traguardo finale. Imperiale anche il finale in crescendo di Andreas Mikkelsen, con i suoi quattro scratch, almeno nella sfida dei successi parziali il norvegese piega Avbelj, ma nella generale deve accontentarsi del gradino basso del podio a una manciata di secondi dalla testa della gara. Quarto ad una quindicina di secondi il neo campione della serie Simone Campedelli in coppia con Tania Canton, forte del doppio successo all’Elba e al Casentino è stato autore di una gara tatticamente perfetta. Veloce quanto basta per restare agganciato al gruppetto alla testa della gara, non è andato a prendersi dei rischi inutili e quando Albertini (quinto al traguardo) ha perso contatto dai primi Simone si è limitato a controllare quella posizione che gli garantiva i punti per fare suo il campionato. Anche senza andare a cercare il podio ha però concesso ai tre battistrada solamente qualche decimo, tenendoli sempre nel mirino. Da sottolineare tra le vetture a due ruote motrici il successo del Campione Italiano venti ventiquattro Andrea Crugnola, diciassettesimo assoluto sulla inossidabile Peugeot 106 Kit, l’ennesima dimostrazione della grandissima versatilità del forte pilota varesino.