La gara simbolo dell’IRCup non ha nessuna intenzione di gettare la spugna, nonostante ad oggi non sia ancora stata fissata una data per ripartire con le manifestazioni sportive e molto dipenderà dalle pressioni del calcio, Norcini tira dritto senza nessun tentennamento.
Che nulla sarà come prima, almeno in questo 2020 dove le macerie sono tante, è lampante, ma la necessita di riuscire a rimettere in moto la macchina anche se inizialmente rischia di girare a tre cilindri è fondamentale, per evitare danni peggiori. A tirare dritto per tentare di ripartire il prima possibile è un manipolo di organizzatori con Max Rendina in testa, ma con un Loriano Norcini che non è da meno, ed ha puntato tutto sulla ruota del 3/4 luglio. Una scommessa non da tutti visto che ad oggi il braccio di ferro tra il governo e la serie A non è ancora riuscito a fissare una data per il semaforo verde alle manifestazioni sportive (forse metà giugno), ed a quel punto diventerà operativo anche il protocollo mandato al ministero da ACI Sport, che continua a lavorare in sinergia con tutti gli organizzatori per essere pronti a cavalcare la prima onda buona. I tempi saranno strettissimi, ma il forte legame della gara di Bibbiena con la territorialità dove è immersa, potrebbe essere un jolly importantissimo per dare un colpo di acceleratore alla burocrazia pre gara. Riuscire a ripartire a luglio sarebbe un segnale importantissimo per l’intero movimento, ma è chiaro che bisognerà cominciare a ragionare in una ottica di rinnovamento, in primis per riuscire ad affrontare il difficile periodo da superare, tra restrizioni regolamentari, ed economiche in un quadro di cui al momento si è solo parlato astrattamente, ma a fine estate potrebbe presentare risvolti pesanti per tanti settori economici, che avranno ripercussioni sull’economia italiana, ma soprattutto mondiale. Attento da sempre alle richieste dei suoi affezionati il Casentino ha rivisto il suo percorso, portando il chilometraggio delle speciali appena sotto i cento chilometri, richiesta arrivata da piloti e preparatori. A Bibbiena nonostante abbiano appena perso la Mitropa, che ha rinviato tutti al 2021, non hanno rinunciato alla loro propensione internazionale e si sono impegnati con i piloti stranieri abituali frequentatori dello storico campionato, alle concessioni previste dal regolamento Mitropa. Per il momento non è ancora chiaro come andrà a cambiare l’IRCup, che rischia di perdere l’appuntamento del Taro, ma presumibilmente dovrà anche ritoccare al ribasso l’importante montepremi da sempre fiore all’occhiello dell’IRC, un bivio importante per il futuro: adattarsi al difficile momento, oppure spostare il tiro e provare qualcosa di innovativo.