La gara con il titolo continentale già assegnato sportivamente non ha molto da dire, ma l’elenco iscritti ERC con i suoi ventuno nomi, metà dei quali Spagnoli la dice lunga sulla soluzione disperata del promotore di mandare in scena l’ultimo atto dell’ERC in coda alla gara mondiale.
Un ultimo round continentale, che in tutta Europa non è riuscito a trovare una gara in grado di ospitare l’ERC, o meglio disposta a pagare il nuovo gettone destinato al promotore, in Catalunya l’europeo si presenta con un elenco iscritti dimezzato. Una delle scelte incomprensibili della FIA è stata quella di tirare via già nel 2021 l’ERC1 Junior, un taglio importante ai numeri dei partecipanti, ma soprattutto alla qualità dei giovani partecipanti alla serie. Il resto è riuscito a farlo un anno di gestione WRC Promoter, nonostante in sette delle otto gare non abbia avuto grandi margini di manovra visti i contratti in essere. L’idea di puntare sul Catalunya ha il chiaro intento di tagliare completamente i costi della produzione televisiva (e dello streaming), ma è evidente che andando in coda alla gara WRC non ci sarà “live”, ma solamente dei riassunti e qualche intervento live dal service di Salou. Causa di forza maggiore, ma per arrivare a proporre dopo solo sette gare un prodotto inferiore, nelle ore di emissione, a quello di Eurosport Event non è sicuramente una medaglia da appuntarsi al petto. Il favoritissimo nella euro sfida è il neo laureato campione Efren Llarena che dovrà battersi contro la Citroen C3 di Bonato e le Fabia di Battistolli e dei due spagnoli Pardo e Xevi Pons. L’ERC4 dedicato alle tutto avanti, con il suo titolo ancora da assegnare può contare su un elenco più nutrito con i suoi principali protagonisti al via, in testa a tutti il favoritissimo pilota di casa Palomo Ortiz. Il diciannovenne spagnolo dovrà vedersela con i nostri Andrea Mabellini e Roberto Daprà, oltre ai fortissimi Pellier e Herranen. Nel pre event l’interesse per l’ERC ha fatto un balzo indietro ai primi anni duemila, ed il rischio che nessuno se ne accorga di qui alla fine della gara è altissimo. Ma a fare inorridire è il pensiero che in seno al promoter ci sia chi valuta di copiare l’abbinamento WRC, ERC anche in qualche round del calendario 2023.