CECCOLI PROFETA IN PATRIA

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Il Sanmarinese da ieri sera quando molla quel tanto che basta per fare passare i suoi avversari, non sbaglia un colpo e sui diciannove chilometri della Sestino costruisce il suo successo facendo il vuoto la mattina e rispondendo a tono all’ultimo assalto di Campedelli che si deve accontentare della piazza d’onore.   

In passato sulle strade di casa aveva fatto vedere di avere una marcia in più, quel qualcosa che nelle altre gare su terra spesso fa fatica a tirare fuori, ma questa volta sul palco del San Marino è andato in scena un Ceccoli in formato XXL. Veloce in ogni frangente, ma sopratutto in grado di vincere con una condotta tattica inappuntabile andando a vincere prima con la testa che con il piede. Nella tappa flash del venerdì è partito fortissimo capitalizzando l’ordine di partenza, ma sopratutto freddo calcolatore e nella volata finale ha alzato il piede quel pizzico che gli ha permesso di scivolare dalla testa della gara in terza posizione. Posizione ideale sui ghiaiosi sterrati del San Marino che Ceccoli ha sfruttato al meglio puntando tutto sui diciannove chilometri della Sestino, perno della tappa odierna con i suoi tre passaggi. Ed è proprio nel primo dove con una partenza a tutta capitalizza al massimo la sua posizione di partenza, mollando a Campedelli (ulteriormente rallentato dallo sfilamento di un manicotto del turbo) e Marchioro 3 – 4 manciate di secondi, abbastanza per riprendersi la leadership, oltre a mettere una prima ipoteca sulla gara. Dopo il riordino Simone riesce a sistemare in qualche maniera il manicotto e parte in una rimonta a testa bassa, che lo porta a una quindicina di secondi da Ceccoli prima dell’ultima boucle. Ma tento per mettere in chiaro le cose sull’ultimo passaggio di Sestino Ceccoli mette di nuovo giù il piede. addizionando altri secondi tra se ed il suo inseguitore il cui ritardo sale nuovamente a quota venti secondi. Abbastanza per scolpire nella roccia i nomi del podio San Marinese anche se mancano due speciali al termine. Gradino basso per la Fabia di Marchioro che stringe i denti ma perde subito il treno del San Marinese, ed a metà gara perde anche quello della freccia arancione di Campedelli. Questa volta marcano uno zero bello tondo Crugnola e Andreucci, mentre Scandola con i tanti minuti persi si deve accontentare di un ottava piazza molto light.      

CLASSIFICA     

 

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