CHATILLON E PIERI UN WRC3 ALLA TAFAZI

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Nella passata settimana il venticinquenne Tom Pieri ha annunciato la sua partecipazione al WRC3 con la Renault Clio Rally3, questo solamente pochi giorni dopo l’annuncio di un altro giovanissimo transalpino il ventiduenne Matteo Chatillon anche lui nel WRC3. Una scelta che mette in evidenza il macroscopico errore di non iscriversi nel campionato al Montecarlo.

Il Montecarlo dei due rampolli francesi è stato una sorta di errore strategico, dettato da delle politiche del braccino corto legate a un passato che qualcuno fatica a scrollarsi di dosso. Partecipare ad una gara come il Monte comporta a qualsiasi livello un impegno economico non indifferente, e quando si è giovani e con delle velleità privarsi di una vetrina mondiale, anche se si tratta di partecipazione a spot, privarsi della vetrina WRC3 è imperdonabile. Chatillon è stato autore di una stagione venti ventitré scoppiettante in seno ai trofei monomarca della Regie. Quest’anno sarà presente in Croazia, Portogallo e Sardegna, resta da confermare la Finlandia mentre per l’appuntamento finale resta da decidere tra Acropoli e Central European. Obbiettivo dichiarato il WRC3, per continuare il suo naturale percorso di crescita, oggi però la sua presenza al Monte suona come una nota stonatissima. Nella gara del principato ha tenuto con autorità la testa della classe RC3, alla fine ha ceduto per 1”.9 il successo alla Fiesta di Jan Cerny. Un risultato bello pesante se fosse stato iscritto al WRC3, invece oltre a non prendere i punti campionato è passato nel più assoluto anonimato internazionale. Il Montecarlo di Tom Pieri invece era finito tra le polemiche ancora prima di incominciare, annunciata la sua partecipazione non ha fatto i conti con la tagliola del numero chiuso, ed è rimasto al palo tra malumori e incazzature. Una scelta la sua come quella di Matteo che oltre ad affondare la partecipazione nell’anonimato, al Monte serviva a superare la tagliola della selezione. Una scappatoia utilizzata dalla maggior parte degli italiani che hanno optato per iscriversi al WRC2. La scelta di non valutare il WRC3 per Monte, oggi dopo l’annuncio del mini programma che lo vedrà al via in Portogallo, Sardegna e Finlandia, ha un sapore vagamente Tafaziano. Considerato che per il titolo contano i migliori quattro risultati, non avere inserito il Monte è miopia pura a fronte di un risparmio di qualche millino che nel budget non cambiava nulla.

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