Vincendo il rallye Touquet Nicolas Ciamin a soli ventuno anni si prende la palma di vincitore più giovane di una gara del campionato Francese strappandola a Yohan Rossel vincitore nel 2017 dello Cevennes. Un pilota giovanissimo che però ha avuto un percorso anomalo lontano da federazione e case costruttrici Francesi.
Il campionato transalpino dopo avere vissuto anni bui, almeno dal punto di vista competitor, con i giovani dirottati altrove, tra progetti federali e delle case, per lungo tempo ha visto dominare piloti con parecchie stagioni sulle spalle e di buon valore ma nulla più. Da qualche anno (quando hanno cominciato a fare la voce grossa le R5) l’età si è abbassata e sia pure a spot hanno trovato spazio anche i giovanissimi. Il primo ad abbassare drasticamente l’età del vincitore più giovane è stato Yohan Rossel allo Cevennes del 2017, un successo viziato dall’assenza di alcuni nomi importanti della serie. Ma ottenuto da un giovane dalle grandi aspettative, cresciuto a cavallo tra Federazione e Monomarca, messo sotto l’ala protettrice di Citroen per qualche tempo, fiducia che però non è stata confermata. Il successo di Ciamin è di ben altro spessore, a cominciare da una concorrenza di primo ordine con Bonato e Lefebvre in testa, ottenuto in una gara complicata con condizioni della strada impossibili, dimostrando doti impressionanti nella boucle by night, contrapposta alla maturità del sabato nel distanziare e amministrare il vantaggio acquisito. Spesso in Italia si critica l’elenco dei pretendenti al CIR che dopo le prime tre gare comincia a perdere pezzi, ma per Ciamin la speranza è che il successo gli garantisca di potere essere al via anche al Lyon Charbonniere (seconda gara del campionato). L’obbiettivo di Nicolas è sempre stato a grande respiro internazionale, iniziato nel 2016 lontano dagli aiuti federali o dai programma di filiera del gruppo PSA. Pur non disponendo di budget spaziali, Nicolas ha trovato un supporto da numerose cordate locali e da queste spiccano i nomi di Oreca e Milano Racing. Come Oldrati ed Albertini si è buttato subito nella mischia del WRC prima con il Drive Dmack, diventato Junior l’anno seguente. Nello Junior riesce a strappare una vittoria pesantissima in Finlandia (al suo secondo anno nei rally), ma la sua seconda piazza assoluta nel JWRC viene oscurata dal dominio di Solans. L’anno passato non brilla ma macina tanti chilometri in Francia al volante dell’Abarth 124 Rally e nel WRC2 con l’anonima ii20 di Sarrazin. Quest’anno al Montecarlo si ripresenta nel WRC2 con la Vw Polo, dopo una buona partenza inizia un lungo calvario ma nel finale cala un Poker di scratch impressionante, che sommato al successo di Calais lo pone in testa alla lista dei pretendenti al WRC2 sulle strade di Corsica.