L’elenco iscritti del Cile spicca per la sua abbondanza di vetture, anomala per una gara extraeuropea ma soprattutto a farsi notare sono i diciotto equipaggi del WRC2, con una valangata di Cileni che sfruttano l’apertura regolamentare della serie cadetta ai piloti locali.
La norma voluta da FIA e promoter per allargare l’accesso al WRC2 ai piloti della nazione ospitante senza pagare l’iscrizione al WRC2, sino ad oggi non sembrava avere acceso gli appetiti dei piloti locali di mettersi in evidenza. Fatta eccezione per il rally Svedese che ha contato su qualche unità in più, in Corsica l’opportunità è andata completamente buca, contando appena cinque unità che da sempre partecipano agli appuntamenti iridati nel WRC2, anche quando si limitano a poche partecipazioni a spot. A Concepcion invece i driver battenti bandiera Cilena sono ben 12, ed a eccezione dei fratelli Heller presenze assidue della serie cadetta, gli altri dieci sono driver locali non in cerca di gloria, o di farsi notare, ma pronti a sfruttare il palcoscenico mediatico che è in grado di offrire il WRC2. Una vetrina di grande visibilità anche per chi non ha nel piede velleità internazionali, che la federazione Cilena ha promosso a favore dell’intero movimento nazionale. A livello qualitativo la sfida si riduce a sole quattro vetture, con il Messicano Guerra deciso ad andare a rafforzare una leadership che potrebbe diventare pesantissima. Gli avversari di Guerra in particolare i fratelli Heller, questa volta giocano sulle strade di casa, ma piegare il Messicano e la sua Skoda Fabia non sarà impresa facile. Nutrita anche la pattuglia del WRC2 Pro, dove si gioca un duello importantissimo per l’esito finale del campionato tra un Ostberg che ha dalla sua una doppietta pesantissima, ed un Rovanpera sempre velocissimo ma decisamente falloso a fronte di una concorrenza abbastanza lontana dal potenziale del baby finn.