Il favorito numero uno per la gara di apertura CIAR in Garfagnana resta Andrea Crugnola, ma la lista di chi potenzialmente è in grado di contendergli il successo conta ben sei nomi che hanno vinto almeno una gara dell’Italiano: Basso, De Tommaso, Andreucci, Campedelli, Mabellini e Nucita e tra gli altri non ci possiamo certamente dimenticare dello Sloveno Avbelj.
Il campionato tricolore si presenta come ogni anno ai blocchi di partenza del Ciocco con un elenco iscritti che supera i tre decimali, ma soprattutto propone una lista di pretendenti al successo mai così lunga. Nelle stagioni più combattute era già capitato di avere tra i pretendenti alla vittoria un poker d’assi, ma addirittura otto, sette dei quali con almeno un successo tricolore in carniere, a testimonianza solida del loro potenziale. L’ottavo è lo Sloveno Bostjan Avbelj, il campione in carica CIRP, che l’anno passato ha dimostrato un potenziale enorme, ed il colpo buono lo ha già in canna e potrebbe spararlo in tutte le gare. Gli unici assenti tra i driver in attività, con un pedigree che conta almeno un successo nella massima serie, sono Andolfi e Albertini. Il fatto che i favori del pronostico siano tutti per Andrea Crugnola e la Citroen C3 della F.P.F. Sport, non deve trarre in inganno; il pacchetto umano e tecnico è indiscutibilmente il migliore, ma con una concorrenza del genere ogni piccola sbavatura può costare il successo. Se Damiano De Tommaso sembra ancora alla ricerca di se stesso, dopo un Laghi onesto, concluso però con un errore quando ha iniziato ad aumentare il passo. Gli occhi di tutti sono inevitabilmente puntati sui due alfieri della MRF Tyre, Andreucci e Mabellini. Ucci gioca in casa, ed in vista del Ciocco è quello che ha lavorato più di tutti. Il Mabe ha dimostrato nelle ultime gara in Italia sulla terra, ma anche sull’asfalto del Mille Miglia, di avere il podio sempre nel mirino. Probabilmente il Bresciano, presenza tricolore a spot, visto il suo impegno prioritario in Europa, potrebbe essere l’osso più duro sulla strada di Crugnola. Una delle incognite più grandi è Simone Campedelli, il Romagnolo ci ha abituati in queste ultime stagioni ad alti e bassi, ma i pochi alti gli sono bastati per portarsi a casa due CIRA di fila. Per ultimi abbiamo lasciato Giandomenico Basso e Andrea Nucita perché tecnicamente sono quelli che potrebbero pagare maggiore dazio. La Yaris prima sul ghiaccio e poi sulla terra ha dimostrato di essere estremamente competitiva, sull’asfalto del Montecarlo ha però faticato, ed una tre giorni di test in Garfagnana non può certo essere sufficiente a portare in pari una rally2 che sull’asfalto ha lavorato ben poco. L’attenzione di tutti i preparatori, addetti ai lavori, e semplici fan di tutta Europa e qualcosa in più, saranno per logici motivi puntati su questa prima di Basso e Toyota Italia su asfalto. In casa Hyundai stanno lavorando full-time sulla i20 N rally2, ma i joker evolutivi saranno disponibili solamente da maggio inoltrato, ed anche se le doti di Nucita sono ben note, è difficile immaginare di vederlo mettere tanti avversari così agguerriti alle corde. Avbelj non mai vinto una gara CIAR, ma al volante della Fabia RS è uno dei più pericolosi, come Mabellini e Daprà è in crescita esponenziale da un paio di stagioni e ad oggi i suoi limiti veri anche lui deve ancora scoprirli.