CIOCCO, QUOTA 147

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La gara Garfagnina mette sul piatto a pochi giorni dal via un elenco iscritti di tutto rispetto, con ben 79 vetture nella gara valida per l’Italiano assoluto e 68 in quella short valida per il CRZ, numeri in crescita rispetto alle ultime stagioni, in particolare a quella passata quando il CIAR si era fermato a 49.

Il Ciocco cala le sue carte sul tavolo, ed il numero globale degli iscritti quantitativamente è decisamente confortante, dimostra uno stato di buona salute almeno per quanto riguarda la massima serie nazionale. Tutto sommato anche qualitativamente non ci si può lamentare, in questo primo round Basso resterà al palo, un forfait a sorpresa che però non pregiudica nulla nella corsa del Giando, perché rispetta la nuova norma che prevede la partecipazione a sole sette gare. Il pilota Trevigiano sarà così il primo a giocare la sua carta della mancata presenza. A recitare il ruolo di favoritissimo sarà il campione in carica Andrea Crugnola, ed a contendergli il primato saranno De Tommaso e Andolfi, il primo con la Fabia Rally2 Evo della Delta e il driver ligure con quella di Munaretto. Una decina abbondante i pretendenti al promozione (CIRP), ma tra questi spicca il nome dello Sloveno Avbelj, uno dei pochi ad avere i numeri per inserirsi nella lotta per il podio assoluto, anche se da queste parti non ci ha mai corso. Una manciata sono i non iscritti al campionato ad avere accettato di misurarsi con una rally2 nella classe regina. In crescita anche i numeri dei trofei monomarca, alla prima del GR Yaris Rally Cup sono ben dodici gli equipaggi al via, mentre sono una quindicina le Suzuki in battaglia per la Suzuki Cup. Il tricolore riservato alle due ruote motrici manda in scena un uno contro tutti, la Renault Clio Rally4 di Santero contro una quindicina di Peugeot 208, tra le quali spiccano i nomi di Pisani, Nicelli, Lucchesi e Cogni. La gara valida per il CRZ con sessantotto vetture stabilisce il suo record, ed a contendersi la vittoria saranno una decina di rally2 dove i nomi di peso non mancano: Tosi, Pinelli, Artino, ma su tutti c’è quello di Panzani che in più di un’occasione ha dimostrato di avere un passo da CIRP.

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