I campionati italiani dopo le ultime riunioni tra organizzatori e federazione stanno tracciando le linee guida per ripartire, cercando di conciliare le esigenze di budget alle nuove norme ma soprattutto alle previsioni economiche che potrebbero condizionare pesantemente il futuro.
L’ultima riunione plenaria tra i vertici federali e gli organizzatori delle principali serie tricolori (ed oltre) ha messo sul piatto i nuovi format per la ripartenza. Qualcuno si aspettava qualcosa di più, ma in realtà oggi è impossibile mettere sul piatto un calendario, perché per avere il semaforo verde occorre che il governo stabilisca una data dalla quale potranno tornare a svolgersi le manifestazioni sportive. Il calcio e le ipotesi indicano la dead line per metà giugno, ma difficilmente arriverà una conferma prima dei primi di giugno. Per quanto riguarda gare e calendari si è parlato di doppie validità, CI WRC e CIR, ma la situazione abbastanza liquida di questi giorni probabilmente a sorpreso i federali, perché le gare che avevano ventilato ipotetiche rinunce hanno corretto il tiro ed ora l’unico punto interrogativo, tra i sospesi nel limbo della data da destinarsi e gli altri, sembra sia quello del 1000 Miglia, per evidenti ragioni legate a quanto è successo nei giorni passati. Il CIR dovrebbe presentare un calendario dalle 6 alle 7 gare, con possibili doppie validità per CI WRC visto che delle sei gare a calendario due Salento e Marca hanno gettato la spugna. Mentre per il terra in ballo ci sono San Marino, Liburna, Tuscan e Adriatico. Il dado invece sembra oramai tratto per il Sardegna che non farà parte ne del CIR e neppure del terra, i costi trasferta e gara risulterebbero troppo pesanti per l’attuale situazione. Cambia anche il format, la gara si concentrerà in una sola giornata, ridotto il numero delle speciali, ed il chilometraggio di CIR e CI WRC dovrà stare in una forbice che va dagli 80 ai 100 chilometri. Tagli sui costi delle iscrizioni, che per il CIR potrebbero andare a livellarsi sui costi della serie riservata alle WRC. Per le gare su terra i chilometri di speciali dovrebbero scendere a una sessantina, mentre a cinquanta scenderanno quelli delle prove marchiate CRZ. Nulla è trapelato sulle altre gare però è abbastanza scontato che per il principio di salvaguardia nei confronti dei campionati maggiori, decisi a tenere duro, tutte le gari minori rinviate, ed ancora in calendario rischino un passaggio di ufficio la 2021.