CIR FORD, QUALE FUTURO?

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Dopo il due Valli e la celebrazione di Basso e della BRC si sono spente le luci sul CIR, se da una parte è evidente la delusione di Peugeot che ha perso anche il titolo costruttori resta da capire se il successo di Ford Italia muoverà qualcosa in casa dell’ovale blu.

Anche se l’impegno di Ford Italia all’interno del CIR in queste stagioni ha principalmente beneficiato degli investimenti di alcuni team privati, che hanno orientato le loro scelte sulle vetture con il marchio Ford per la bontà del prodotto targato M-Sport. Il titolo tricolore rally riservato ai costruttori, quello a cui Peugeot Italia negli ultimi anni ha sempre dimostrato di tenere molto, ha sicuramente smosso qualcosa in Ford Italia e c’è da sperare riesca a dare un impulso importante alla filiale Italia nella direzione delle corse su strada. La risposta sicuramente non può essere immediata visto che sempre più spesso i budget nazionali degli importatori godono di autonomia limitata nei confronti delle case madri, o delle sedi centrali Europee (nel caso Italia). Ma sarebbe quantomeno auspicabile che parte di quella autonomia limitata possa muoversi verso i rally, non solamente ritagliando dai budget pubblicitari pagine celebrative a fine stagione, ma con un impegno più concreto nei confronti di chi porta il marchio Ford ai massimi livelli tricolore. Altrimenti certi successi potrebbero tornare indietro con un effetto boomerang.   

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