Sui venti chilometri conclusivi il CIR Junior assiste ad un autentico ribaltone con Casella che nonostante un distacco sensibile dalla testa della gara attacca a fondo, mentre il leader provvisorio Vita va in controllo ma il braccino corto lo tradisce e si vede scavalcare sul filo di lana.
Il campionato dedicato agli Junior mantiene le promesse della vigilia, con sei degli undici iscritti alla serie che partono a razzo e nelle prime quattro speciali se le danno di santa ragione, e la classifica registra quattro vincitori differenti, mentre la leadership passa di mano in mano per ben quattro volte. Plotoncino che si sfoltisce perdendo Porta fermato da un problema meccanico alla frizione e Daprà dal turbo. Nella seconda boucle sale in cattedra Vita che realizza tre scratch ed allunga con decisione in testa alla classifica, mettendo una pesante ipoteca sul successo finale. Tra i suoi rivali con maggiore esperienza Giorgio Cogni fora e con i tre minuti persi a sostituire la gomma sprofonda in coda alla gara, mentre Emanuele Rosso perde qualche secondo di troppo, presentandosi alla volata finale con un ritardo di un minuto quindi fuori dai giochi. L’unico che sia pure con il fiatone riesce a stare in scia a Vita è Casella, che dopo qualche stagione nei monomarca della casa del leone si affaccia per la prima volta nella serie riservata agli Junior. I venti chilometri finali sono una sfida avvincente, ed i 18”.8 di vantaggio di Vita sono una bella ipoteca che però non intimorisce Alessandro Casella. Una volata con gli occhi fissi su chi gli sta davanti, senza fermarsi a pensare ai quaranta secondi di vantaggio sul terzo che consiglierebbero un finale in controllo. All’opposto Vita parte con l’idea di amministrare il suo vantaggio, ma i cambi di aderenza ed una speciale dove bisogna sapere variare il passo, lo tradiscono clamorosamente. Il braccio (anche se sarebbe più corretto dire il piede) si fa sempre più corto e non riesce più a trovare un ritmo adeguato ed al traguardo paga poco meno di una mezza minutata e deve cedere lo scettro al suo avversario. Il gradino basso del podio se lo prende un Emanuele Rosso veloce ma a corrente alterna.