Con il nuovo regolamento CIR pubblicato alla fine della scorsa settimana, senza troppi clamori è stato tirato un colpo di spugna sul titolo tricolore riservato alle R1, una decisone incomprensibile perché va a togliere una palma dedicata ad una classe entry level, un’opportunità per approcciarsi alla massima serie con budget ragionevoli.
La cancellazione del titolo CIR R1, retrocedendolo ad una anonima coppa di classe è una di quelle decisioni a sorpresa che è passata sotto traccia, ma in realtà le filiali e le squadre che avevano messo nel mirino questo titolo sono rimaste spiazzate, anche perché questa è arrivata senza consultare almeno i diretti interessati. Dalla sua istituzione nel 2013 il titolo R1 è stato territorio di caccia in maniera quasi esclusiva della Suzuki, ma proprio adesso che il mondo delle R1 prima con la Fiesta by M-Sport, ed oggi con la Clio Rally5 potrebbe diventare un terreno di scontro combattuto per giovani con budget più risicati. Nello scontro tra diverse marche potrebbe trovare proprio in virtù di questa rivalità qualche aiuto supplementare da scuderie e preparatori legati a questa oppure a quella casa. Fattore che di questi tempi, con i budget più contenuti delle classi R1 e rally5, può fare la differenza anche grazie a poche migliaia di euri, differenza che passa tra il correre oppure restare al palo. Ad uscirne con le ossa più rotte di tutti ancora una volta è Ford Racing, a sei mesi di distanza da un campionato costruttori scivolatogli di mano ad un mese dalla conclusione dello stesso, aveva già preparato un programma per andare a riprendersi con il semi debuttante diciottenne Porta, quel titolo che aveva festeggiato a Verona con la vittoria di Campanaro. Che quest’anno nonostante tutte le incertezze della stagione dovrebbe essere al via del 2 ruote motrici con la Fiesta rally4 by TH Motorsport (braccio armato di Ford Racing). Un titolo che però ingolosiva anche Suzuki che con Simone Goldoni e la sua debuttante Swift Sport Hybrid, ambivano a dimostrare la competitività della loro nuova arma per i trofei 2021. Alcuni ritardi nelle consegne, causa covid-19, impediranno alle nuove Clio rally5 di essere al via del CIR 2020, ma domani è evidente che anche Renault sarà della partita. Avere tirato un colpo di spugna su un titolo dedicato ai piloti giovani, con la soglia budgettaria di ingresso più bassa in assoluto è un errore imperdonabile, ma al quale si potrebbe ancora rimediare facendo semplicemente ammenda, visto che da inizio stagione ad oggi il regolamento è cambiato almeno tre volte reinserire questa palma sarebbe un bel segno da parte di una federazione che sa ascoltare.