CIR ULTIMI RITOCCHI

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Il ponte lungo di inizio novembre per i rally made in Italy è un periodo abbastanza tormentato perché precede la pubblicazione delle validità e dei relativi calendari. A tenere il banco su tutti è inevitabilmente il CIR con in primo piano la terra.

Se le posizioni annunciate a fine estate sembravano inamovibili in questi ultimi giorni la situazione è diventata molto più fluida, con equilibri che sia pure senza stravolgimenti si sono spostati e potrebbero ancora farlo in questi ultime ore che precedono la pubblicazione delle validità 2019. Al centro dell’attenzione c’è inevitabilmente il CIR, che in queste ultime settimane ha fatto parecchio discutere sull’argomento terra. Decisione confermata è quella di inserire il rally Sardegna, ovvero l’appuntamento WRC made in Italy anche nel calendario del CIR, sembra invece sia stata rivista la posizione di ridurre da due ad una sola le gare su terra. Il cartellino rosso però dovrebbe prenderlo sia il San Marino che l’Adriatico, ed a quanto sta emergendo pare la seconda gara sterrata potrebbe essere il Tuscan. L’equilibrio del CIR dovrebbe quindi restare il medesimo delle ultime stagioni con due gare terra e sei asfalto, ma con un chilometraggio sterrato decisamente superiore, visto che il Sardegna restando a quanto ipotizzato dovrebbe essere affrontato in maniera integrale. Sull’asfalto saranno riconfermate le gare 2018 ad eccezione dell’Isola d’Elba che sembra avere fatto richiesta di ritornare nel CIWRC, ed al suo posto dovrebbe rientrare nella massima serie il rally del Friuli. A quanto pare è tramontata l’ipotesi rally di Alba che potrebbe trovare posto nel campionato delle WRC, ma anche qui la situazione è da chiarire perché se i posti rimarranno sei non sarà così facile estrarre un cartellino rosso, visto il peso specifico delle gare in questione.

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