Il campionato italiano rally terra sbarca a Radicofani per la prima del 2022, ma la sfida sarà la stessa a cui abbiamo assistito al Liburna nell’ultimo round del 2021 con la sfida tra il decano Paolo Andreucci e la promessa tricolore Alberto Battistolli, con numeri in sostanziale tenuta rispetto all’anno passato.
Anche quest’anno il CIRT andrà a proporre un campionato di altissimo livello qualitativo e tutto sommato ci sentiamo di affermare anche quantitativo, la passata stagione i numeri inizialmente sono stati più corposi, ma con il passare delle gare la media si era assestata sulle sessanta, settanta unità ed il Val d’Orcia con i suoi sessantacinque iscritti risulta perfettamente in linea. Un buon segnale per l’universo terra dove qualche chilometro in più rispetto alla media venti ventuno è stato aggiunto, ma fortunatamente non sembra avere spaventato più di tanto i terraioli. Qualitativamente i contenuti della serie restano in linea con quelli dell’anno passato, un campionato di altissimo livello che nulla ha ad invidiare alla serie maggiore, a differenza dell’anno passato con i ruoli più distinti tra i protagonisti e gli outsider. La palma di favoritissimo oltre a quella di Defender ovviamente è per Paolino Andreucci che anche quest’anno difenderà i colori e calzerà le gomme della MRF Tyre. Il Garfagnino resta una delle pietre miliari del movimento nazionale, ed ancora oggi nonostante la carta di identità resta uno dei piloti più solidi del nostro panorama, il perfetto termine di paragone per il suo principale rivale, il giovanissimo Battistolli. L’anno passato Alberto è stato autore di una stagione a spot, ma con il ruolo di outsider osservato speciale. Ad un anno di distanza si presenta nel ruolo di primo pretendente, con alle spalle una crescita esponenziale ed a differenza dell’ERC, dove nessuno gli può chiedere nulla, mentre nel CIRT dovrà cominciare a gestire anche la pressione di essere uno dei favoriti. Tra gli outsider quest’anno troviamo il bergamasco Enrico Oldrati, al suo secondo anno al volante di una rally2, potrebbe risultare più ostico di quanto si possa credere. In Val d’Orcia in particolare bisognerà fare i conti con Ceccoli, il San Marinese oltre il suo indiscusso valore potrà contare su una posizione sulla strada che con una partenza a bomba potrebbe garantirgli un bel vantaggio. Da tenere sotto osservazione anche il ritorno di Costenaro al volante di una Skoda (dopo una stagione da dimenticare), vettura con la quale nel 2020 è arrivato in coda a Bulacia e Ucci. Interessanti le presenze, anche se fuori campionato, di due gentleman che abitualmente gravitano nel mondiale come Mauro Miele e Pedro.