Tra le attrattive dell’ultimo appuntamento con il campionato Francese c’erano anche due super apripista, Sarrazin al volante della nuova R4, ed il neo campione Francese Bonato al volante della nuovissima Citroen C3 R5, il primo test in gara che ha fornito interessanti responsi agli uomini dello “chevron”.
I responsi cronometrici di questo primo confronto diretto sono stati segretati, come era scontato, ma dalle facce degli uomini CHL che gestivano la vettura di Bonato e dalle stesse parole del neo campione di Francia è evidente che tutto procede per il meglio. Gli unici riscontri reali per chi è esterno alla struttura Francese, sono stati quelli visivi a bordo strada. Se il venerdì qualche perplessità era sorta quasi spontanea, con un Bonato veloce ma con un passo regolare e nulla più. Ma sulle speciali della seconda tappa Bonato ha messo alla frusta la nuova C3 R5, tirando un netto colpo di spugna a tutti quei punti interrogativi che erano sorti spontanei il venerdì pomeriggio. Il motore è sembrato avere chiuso il gap che pagava la DS3, potente e con un ottima risposta appena si butta giù il piede sull’acceleratore. E come sulla Skoda permette anche qualche correzione di potenza sulle linee, merito di un erogazione migliore anche perché la cavalleria resta quella under 280/290 delle R5. Al volante l’impressione è quella di una vettura abbastanza facile, che si inserisce in curva abbastanza bene e sa stare bene sulle linee ottimali su strade come quelle del Var dove tra muretti e rocce il festival del taglio è quasi impossibile. Anche se il set up è una variabile condizionata da chi è al volante e dalle sue regolazioni, l’impressione è quella di un sottosterzo molto limitato con un posteriore sempre pronto a recuperare con naturalezza. Se invece si da quel pizzico di nervosismo al colpo di volante è facile vedere un accenno di sovrasterzo. Una vettura che di chilometri ne ha già mangiati parecchi, ed anche con profitto in linea almeno sullo sviluppo con le tempistiche previste. Appena arriveranno i nuovi particolari (fusioni) per il cambio a comando tradizionale, non ci dovrebbero essere intoppi per un omologazione che non dovrebbe slittare di molto.
