Terminata la settimana del Catalunya, per Ogier ed il suo management sono riprese le trattative con Citroen oramai da un paio di settimane in stallo sul tira e molla monetario. Con il quattro, oramai quasi cinque volte campione del mondo, fermo sulla sua posizione.
Come nelle migliori soap episodio dopo episodio la serie va avanti senza mai trovare la conclusione che sembra dietro l’angolo, ma non arriva mai. Dopo i corteggiamenti ed i flirt di agosto a settembre Citroen con il benestare degli alti vertici PSA ha giocato a carte scoperte, un rischio per l’immagine in caso di un nulla di fatto, ma anche una bella forzatura sul tavolo delle trattative. Per ammissione dello stesso Ogier le cose si sarebbero dovute concludere prima del Catalunya ma in realtà così non è stato. Anche se qualcuno ha riportato in ballo le garanzie tecniche che il Francese vorrebbe sulla competitività e sviluppo della vettura le ragioni sono molto più terrene. Con da una parte un costruttore che sembra fare molta fatica ad aprire il borsello, con la sempre verde scusa dei semafori verdi dall’alto; mentre sua maestà Ogier è rimasto fermo sulle sue richieste per il momento non è sembrato troppo interessato al gioco delle offerte. Punto di forza i quattro titoli in tasca ed il fatto che in questo momento è l’unico pilota in attività a vantare un titolo mondiale. Un punto morto che forse potrebbe andare anche oltre il Galles, il titolo dopo lo Spagna è come se lo avesse già in tasca ed in Gran Bretagna potrebbe chiudere la partita. Avere quattro o cinque titoli sulla trattativa ha poco peso, ma poter correre tutto il 2018 con il numero 1 sulle portiere commercialmente ha un valore forse anche superiore a quel paio di sacchi con tanti Euri tintinnanti che hanno mandato in stallo la trattativa. Perché se è vero che i rossi sino ad ora hanno contato sul fatto che da parte di Ford non ci sia possibilità di rilancio, adesso alla chetichella ha cominciato a gettare qualche sassolino nello stagno delle trattative anche Hyundai. Da Alzenau hanno candidamente ammesso 2019, per il 2018 i contratti ci sono (stessa cosa che era stata detta ad Aprile dopo il test di Mikkelsen). Ma chiudere il 2017 (con una delle migliori vetture del lotto) senza un titolo, ed appena una vittoria scratch in più di Citroen, potrebbe fare saltare tutti gli schemi e magari anche qualche sedile.