Per le Rally3 è stato il fine settimana delle prime con la Fiesta Rally3 Evo alle Canarie e ben cinque Renault Clio Rally impegnate dalla terra del Rallye Castine, agli asfalti del Targa Florio e del rallye de Dieppe Normandie (il CIRA Francese), ma proprio da Dieppe la gara più lontana dai riflettori internazionali è arrivata una seconda piazza assoluta con un Chauffrey immenso.
In linea teorica doveva essere un debutto quasi in sordina, dove si sono evitati scontri diretti che avrebbero polarizzato l’attenzione generale, l’interesse maggiore era per il Castine Terre d’Occitanie, l’elemento naturale delle rally3, dove a muovere i primi passi contro il cronometro erano tre Clio Rally3. Ed invece è stato l’asfalto a polarizzare l’attenzione sin dal venerdì, Armstrong alle Canarie pur correndo da solo ha bacchettato per bene un gruppo di tutto avanti con in testa gli spagnoli del monomarca Peugeot, rifilandogli una minutata già alla fine della prima giornata di gara. Dando l’impressione di una Fiestina subito in palla. Al Targa invece un Casella fermo da cinque mesi con la Clio all’inizio paga dazio ai primi della classe due ruote con in testa il solito Pisani. Ma dalla gara di Dieppe, un seconda divisione Francese (equivalente del nostro CIRA) dove in pochi hanno posato gli occhi, vuoi per il minor blasone della gara e ovviamente dei partecipanti, Thomas Chauffrey il vincitore del Clio Trophy France Asfalto 2022, ha lasciato tutti a bocca aperta. Dopo due speciali una di sette chilometri e l’altra di ventidue, conduceva la classifica generale con una ventina di secondi sulla Porsche 991 GT3 Cup di Cosson e un paio di manciate in più sulla Citroen C3 Rally2 di Marc Amourette uno dei collaudatori del reparto corse PSA. Il resto del gruppone che comprendeva altre nove rally2/R5 accusava già una minutata. Un debutto bomba, disarmante sotto ogni profilo, che si è concluso ieri sera con una seconda piazza stratosferica, dove i primi tre se le sono date di santa ragione con diversi ribaltoni e un Cosson costretto a fermarsi per un problema tecnico alla sua Porsche. Lo scratch se lo sono così giocati sino al ultimo metro Amourette e Chauffrey con la Citroen C3 che la spunta per soli dodici secondi, mentre il primo degli altri naviga a tre minuti e mezzo dalla coppia di testa. Una dimostrazione di forza impressionante della nuova arma di Renault nei rally, che mette i puntini su tutte le “i” anche sull’asfalto, dimostrando un potenziale stratosferico se guidata da un pilota all’altezza della situazione. Ed anche se ai più quello di Chauffrey è un nome sconosciuto o quasi, quest’anno dopo anni di presenze sulle piccole tutto avanti nei primi due round del francese al volante di una Skoda Fabia Evo e poi della Polo ha conquistato un secondo e un quinto posto. Adesso non resta che attendere l’esame sulla terra che a poche stage dalla fine vede Ribaud settimo e Gascou nono, con la Peugeot 208 di Fotia primo tra le due ruote motrici e del trofeo stellantis a tre minuti, un debutto da leccarsi i baffi con uno Chauffrey sempre più sorprendente.