COLLINE MATILDICHE NEL SEGNO DI TOSI

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Perentoria vittoria per il pilota di Carpineti (su Renault Clio-R3C, foto Dino Benassi) nella gara di casa, ma al Rally Day delle Colline Matildiche convince pure Arati, ottimo secondo all’esordio su una vettura gemella di quella vincitrice, mentre Penserini si accontenta del bronzo. Bel duello in A7 tra Zanni e Severi, anche Razzini e Pini lasciano il segno.

Piove? Non piove? Pioverà? Di sicuro, scivola, e anche tanto. Correre sulle strade del Colline Matildiche significa fare i conti con un clima imprevedibile. Un po’ piove, per lo più pioviggina. L’asfalto reggiano, però, sin dal via è infido (chiedere a Gianesini per chiarimenti) e tutti, chi più, chi meno, non si prendono confidenza. L’unico che, al contrario, in questo contesto si trova a suo agio è Gianluca Tosi: l’esperto pilota locale (affiancato da Alessandro Del Barba) interpreta l’insidioso Rally Day di casa alla perfezione, azzeccando la scelte dei pneumatici e sfruttando al meglio la cavalleria della sua Clio R3C  rispetto a quella delle Clio di classe S1600 con un guida efficace e determinata. Non stupisce, così, che Tosi-Del Barba conquistino il primato sulla seconda prova e non lo lascino più: i tre scratch consecutivi sono una mazzata morale ai rivali, mentre nell’ultimo giro Tosi amministra in sicurezza, lasciando che gli avversari continuino a scannarsi per i gradini laterali del podio. Insomma, tradotto, è un Tosi-Del Barba show e non ce n’è per nessuno. E alla fine Tosi festeggia il terzo successo assoluto in carriera, mentre per Del Barba il conto si ferma a due.

 

Dietro di loro, all’arrivo di San Polo d’Enza, troviamo una sorpresa: è quella costituita da Arati-Zanandel, su un’altra Clio di classe R3C. Il giovane modenese è al debutto su questa vettura, eppure impressiona per la sicurezza con la quale corre: una conferma importante in una stagione che lo ha visto crescere molto. Peccato che Arati (vincitore della penultima speciale) buschi una penalità per partenza anticipata, altrimenti il finale avrebbe potuto essere più incerto. Il gradino basso del podio ospita Penserini-Romei: piazzamento insipido, per l’equipaggio leader della prima prova, atteso ad una gara di vertice e invece persosi un po’ per strada nel finale. I reggiani, per lo meno, salvano in extremis il podio, riuscendo a tenersi dietro per un nonnulla (due decimi) i sempre velocissimi Castagnoli-Guglielmetti (Peugeot 106-A6).

 

Molto regolari Rusce-Mori (Clio-S1600), mentre Zanni-Incerti piegano in volata Severi-Costi per il sesto posto ed il primato in A7; sempre concreti i modenesi, comunque molto apprezzabili i reggiani (che non correvano da un anno), capaci peraltro di far loro la prova finale). La top-10 si chiude con Campani-Benedetti (Clio-S1600), i veloci veneti Zille-Durat (106-A6) ed i sorprendenti locali Ferraroni-Tagliavini (Clio-A7). L’undicesima posizione la dice lunga sulla graffiante gara di Razzini-Marcomini (Peugeot 208-R2B), mentre Pini-Pellegrini (Clio-N3), quattordicesimi, la spuntano nel Produzione dopo un bel duello con la Lancer Evo X (N4) di Belli-Gualtieri e l’altra Clio di Bertani-Beccarelli.

 

Possono brindare anche i ragazzi del Grassano Rally Team, capaci di confermare con questa seconda edizione della gara da loro ideata le ottime impressioni destate lo scorso anno (non a caso l’elenco iscritti è lievitato da 70 a 89 vetture). La gara reggiana conquista i partecipanti con una miriade di iniziative e promette di diventare un importante caposaldo nel calendario dei rally (almeno) di zona.

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