L’Acropoli questa volta scatta con una speciale spettacolo all’interno dello stadio olimpico di Atene, con delle tribune gremitissime che regalano alla serata un atmosfera unica, ed irripetibile, che esalta tutti i protagonisti e regala una serata indelebile a chi ha avuto la fortuna di viverla dal vivo.
La diffidenza che troppo spesso regna nei confronti delle speciali spettacolo, in alcuni casi può essere giustificata da allestimenti che a volte non si rivelano all’altezza della situazione, ricordiamoci che stiamo parlando di rally protagonisti di serie internazionali come WRC e ERC. Per le quali le aspettative sono sempre altissime. Questa volta l’Acropoli ha rinunciato agli sfondi classici del Partenone, puntando sulle linee architettoniche più moderne dello stadio Olimpico, costruendo al suo interno una mini stage asfaltata di un chilometro e novecento metri, stile memorial Bettega coreograficamente impeccabile. Che affrontata con le gomme da terra è risultata discretamente spettacolare per le trentacinque, quarantamila persone presenti che non hanno mancato di manifestare la loro soddisfazione. Una cornice degna di un mondiale rally, che ha emozionato i concorrenti ma come tutti i grandi eventi è riuscita a creare quell’atmosfera per cui il pubblico stesso percepisce di essere una parte dell’evento. In questo caso non esiste spazio per critiche o sofismi su quale sia l’essenza dei rally, questa serata è stata una di quelle pagini indelebili di storia, in grado di fare dimenticare il giudizio dei cronometri, a questo ci penseranno le speciali sulla strada che da Loutraki porta a Lamia. Le prime quattro vetture per la felicità di Moncet sono state quattro Hyundai, le tre ufficiali con Neuville, Sordo e Tanak e un Suninen che ha fatto da terzo incomodo infilandosi in seconda posizione ad appena un decimo dalla rally1 di Neuville. A chiudere la top five un altrettanto sorprendente Lindholm che per un decimo brucia la Puma di un Loeb senza parole per essere riuscito a sentire il boato dei tifosi quando ha superato la linea del traguardo.