Le due stagioni passate, ma soprattutto il duemila venti ha scompaginato gli equilibri dei contratti tra case e piloti, ed in molti casi con i contratti in scadenza nel 2021 e l’avvento delle rally1 Hybrid si è andato a rinnovi biennali ribassati, per recuperare le gare non fatte nelle due stagioni zoppe. Ma i malumori cominciano a serpeggiare e dalla prossima stagione potrebbe ..
Il mondo del WRC da quando Volkswagen ha passato la mano ha creato un netto impoverimento dei contratti, e del mercato piloti, con una Toyota che si è sbilanciata solamente per portarsi a casa Ogier, e una Hyundai tutto sommato equilibrata nelle somme concesse ai suoi piloti. Con l’arrivo della pandemia però sono saltati tutti gli schemi, un eventualità quella di vedere cancellare più di metà campionato che non poteva essere contemplata in alcun contratto. A quel punto con una lunga serie di contratti in essere con reciproca soddisfazione, l’avvento dell’era Hybrid ha indotto case e piloti a rinnovare per due stagioni. Da quanto è emerso in questi ultimi mesi, il peso dei nuovi contratti ha subito sforbiciate importanti e qualcuno sta cominciando a storcere il naso, tra contratti in essere, opzioni, vincoli, ecc.., quest’anno è difficile immaginare movimenti fuori dagli schemi. Effetti dell’incertezza internazionale generata dalla pandemia. Ma con il mondo intero che sta tornando alla normalità questi gettoni sottodimensionati stanno cominciando a provocare a qualcuno una digestione pesante, e se qualche malumore è emerso ovviamente sotto diverse forme, il prossimo anno potrebbe scoppiare una vera bufera. Con M-Sport fuori dal mercato, visto che l’unico contratto tradizionale dove la squadra paga il pilota negli ultimi cinque anni è stato stipulato con Breen, Hyundai e Toyota dovranno tornare a aprire i portafogli. A meno tentino di bloccare il mercato ai livelli attuali, essendo solamente in due un tacito accordo per tenere bassi gli ingaggi non è un ipotesi campata in aria. Questo è però un gioco rischioso, dove tutti potrebbero stare zitti e buoni, ma è più facile che metà del 2023 il mercato esploda e a dettare le trattative non siano solamente i soldi ma anche rancori e attriti maturati in queste prime due stagioni targate rally1.