Il pilota di Gap mette il sigillo finale ad un Tour de Corse che ha dominato sin dalla prima speciale dove ha messo subito giù la sua ipoteca. Alle sue spalle la Yaris di Tanak che dopo un inizio claudicante rimonta la classifica e senza tanti complimenti si mette Neuville alle spalle, che finisce la power stage con problemi motore.
Dopo la prima tappa tutta davanti; una seconda diciamo in controllo, visto che il passo sfoggiato gli ha permesso di consolidare il vantaggio Ogier ha continuato anche nel terzo round in modalità controllo ma a passo spedito. Così sull’unico ostacolo vero di oggi, ovvero i cinquantacinque chilometri di Sarrola ha tenuto il ritmo del gruppo dei migliori che si stava giocando i restanti gradini del podio. Andando a chiudere in scioltezza una gara dominata in lungo e in largo, alla quale non ha mancato di sommare 3 punticini extra della power stage. Alle sue spalle l’avversario designato nella corsa al titolo piloti, ovvero l’ex compagno di squadra Ott Tanak. Le cose per le Toyota non sembravano girare per il verso giusto, ma con qualche aggiustamento di set-up le Yaris hanno messo una marcia in più scalando la classifica con capitan Tanak, ma anche con efficacissimo Lappi. Sulla lunga l’Estone è stato implacabile andando a fermare i cronometri un paio di manciate davanti a tutti, abbastanza per scrollarsi di dosso Neuville, dopo averlo messo dietro ieri sera al termine di un lungo inseguimento. La vettura ha dimostrato che con il motore 2018 e le altre evoluzioni è in grado di dire la sua anche sull’asfalto dove l’anno passato pagava pegno. Ed in Corsica Tanak non solo ha messo alle corde Neuville relegandolo sul gradino basso del podio, ma probabilmente gli ha anche strappato in campionato il ruolo di anti Ogeir. Il Belga finisce comunque a podio una gara dove non è mai riuscito a trovare la quadra giusta sulla sua Hyundai i20 e nella power stage patisce una vistosa perdita di potenza che lo obbliga a trascinarsi all’arrivo. A farlo tremare ci ha provato anche Lappi ma una foratura sulla lunga lo ha costretto a fermarsi in prova fallendo così il riaggancio e scivolando fuori dalla top five dove Evans tenta di scippare la medaglia di legno da collo di Sordo, ma un errorino nel finale lo lascia alle spalle dello Spagnolo per soli 3″.5.