Grandi performance dei ragazzi italiani nell’ultima giornata del Tour de Corse. Andrea Crugnola vince due prove, Simone Tempestini chiude secondo di WRC3.
Ultima tappa con i fuochi d’artificio per i piloti italiani in Corsica. Andrea Crugnola lo aveva annunciato, dopo il tempo perduto della mattinata di sabato. Aveva chiarito che non avrebbe smesso di attaccare e così ha fatto, segnando due vittorie parziali tra le auto a due ruote motrici, dopo un quarto crono nella speciale di apertura. Questo non gli ha permesso di scalare posizioni, ma gli ha consentito di dimostrare che il piede c’è sempre e la Clo R3T, almeno sull’asfalto, non è così indietro come sulla terra rispetto alla DS3. Ottima prestazione complessiva per Simone Tempestini, secondo crono di WRC3 nell’ultimo tratto e secondo assoluto tra le auto in lotta per i punti del due ruote motrici. Davanti a lui, solo il francese Quentin Gilbert che con il successo corso si è aggiudicato il campionato Junior. Nella classifica del WRC3, è sempre al comando il driver francese, che precede Veiby. Per il terzo posto è derby tra Tempestini e Crugnola, con il romeno avanti di sole due lunghezze.
Soddisfazioni anche per Kevin Gilardoni, che ha gestito senza esagerare l’ampio margine sui rivali ed ha conservato la prima posizione di trofeo nell’ambito del monomarca europeo Renault che si corre con le Clio R3T. Si deve accontentare della piazza d’onore nella Production Cup Max Rendina, che non è riuscito a rimontare sul romeno Joan Carchat. Quest’ultimo ha incrementato l’esiguo vantaggio con cui aveva concluso la giornata di sabato, aggiudicandosi le prime due speciali della tappa domenicale. Il romano ha replicato sull’ultima ma ormai era troppo tardi. Rendina torna comunque in testa alla classifica di campionato, con sei punti di margine su Linari. Occhio però allo stesso Carchat, che ora è terzo a soli venti punti dalla vetta.
Non ha visto il traguardo Lorenzo Bertelli, che dopo una gara senza acuti ha abbondonato nel trasferimento dopo la penultima prova speciale.