Il campionato continentale dedicato alle storiche, EHRC, ha preso il via come sempre da Girona sulle speciali del Costa Blanca, quest’anno la classica catalana ha sfondato il record di iscritti sfiorando centosettanta equipaggi, ma la gara nonostante tanti bravi piloti e belle vetture è stata one man show con Latvala dominatore assoluto.
Alla vigilia della gara i favori del pronostico erano tutti per Jari Matti e la sua Toyota Celica Turbo 4WD (ST 185), un vantaggio che il team manager della Toyota, che non riesce a lasciare il casco appeso al chiodo, sulla strada si è subito trasformato in un dominio straripante. Le condizioni meteorologiche di fine inverno, con pioggia e molte porzioni umide e sporche, hanno dato una mano alla trazione integrale della Celica, penalizzando le trazioni posteriori e le vetture più anziane. In realtà a fare la differenza maggiore è stato il pilota finlandese, una spanna sopra i suoi rivali in ogni situazione. Se mai non fossero bastate le tante gare disputate da Latvala in questi ultimi anni tra storiche e moderne, è chiaro che il suo passo, anche se con qualche picco velocistico in meno, è sempre quello di un pilota professionista del mondiale. Uno scontro improbo per i piloti amatoriali e i gentleman che frequentano la serie. Nelle undici prove disputate, vista la cancellazione per una frana della Sant Hilari, J.M. non ha lasciato agli avversari un solo successo parziale. Fatta eccezione per le prime due speciali, ed una nel finale dove Latvala non ha forzato più di tanto, nelle altre prove è stato un autentico massacro dove mollava al secondo botte da quindici venti secondi. Alla fine della tappa del venerdì il suo vantaggio superava abbondantemente i due minuti, sulla Porsche 911 Carrera RS di Romain Dumas. A fine gara il distacco del pilota francese sfiora i quattro minuti, ed alle sue spalle in terza posizione, ad una cinquantina di secondi si piazza la BMW M3 dello svizzero Perroud vincitore dell’edizione venti ventidue. Quarto il britannico Sebastian Perez che ha letteralmente messo le ali alla sua Lancia Stratos e senza la penalità di 1’40”, pagati principalmente per un ritardo di nove minuti al controllo orario della quinta speciale, sarebbe riuscito a buttarsi alle spalle la Porsche Carrera di Dumas. A chiudere la top five troviamo la Porsche Carrera RS di Mimmo Guagliardo e Giovanni Campeis, il primo al traguardo della pattuglia tricolore. Il terzo raggruppamento lo fa suo la Ford Escort RS 1800 MKII di Jesus Ferreiro (quattordicesimo assoluto), nel primo raggruppamento invece a fare saltare il banco è la Porsche 911 S 2.0 del nostro equipaggio Parisi D’angelo che domina la BMW 2002 Ti di Fiorito Ventoso.