Dopo quanto è andato in scena l’anno passato, con una gara teoricamente vietata al pubblico, che tra le speciali del sabato e domenica ha dovuto fare i conti con una folla oceanica incontenibile e facile prevedere una Croazia 2022 sold out. Una gara con pochi accessi alle speciali che propone una nuova sfida per gli organizzatori Croati.
I tanti temi sportivi che andrà a proporre la Croazia hanno fatto passare in secondo piano quello legato all’afflusso del pubblico, un tema che l’anno passato ha messo in evidenza una gestione abbastanza leggera da parte degli organizzatori. Quest’anno con la crisi sanitaria in via di risoluzione, la gara sarà ufficialmente aperta al pubblico, ed è quindi facile immaginare che alla marea dei Croati potrebbe raddoppiare con l’arrivo di tutti i fan dell’est Europa, che con il prospetto di una gara finalmente accessibile e non contingentata si riverseranno in massa in quei di Zagabria. Un importante presenza sarà anche quella italiana, visto la vicinanza delle regioni del nord-est alla Croazia, più vicina e facile da raggiungere rispetto alla nostra gara di casa nostra (il rally Sardegna). La gara sarà ufficialmente aperta agli spettatori e lungo il percorso sono state organizzate delle apposite aree adibite al pubblico con tutti i servizi dedicati, parcheggi compresi, ed i pass per accedervi sono proposti a prezzi accettabili. Le zone previste sulle speciali sono davvero poche, e considerato che le speciali semi montane propongono pochissimi accessi intermedi, il rischio di trovarsi a gestire delle situazioni border-line è molto alto. Inoltre, è abbastanza chiaro che questi pacchetti spettatori, puntano molto sull’accesso al service e al Rally Village e molto meno sulle speciali, perché chiaramente più difficili da organizzare, una sorta di approccio che potremmo definire latino, ma che sino ad oggi ha garantito risultati solamente con i pacchetti vip. Queste formule miste metà a pagamento e per un’altra metà ad accesso libero hanno dimostrato troppe lacune, perché difficilissime da gestire senza creare squilibri, soprattutto in quegli accessi riservati. I rally interamente a pagamento propongono un’organizzazione più omogenea, generalmente con possibilità di parcheggio, ed altri servizi disponibili per tutti. L’anno passato dopo la tappa del venerdì, quando dalle riprese in molti si sono resi conto che il rally chiuso agli spettatori, non vigilava su questo stato, nelle due ultime giornate la gestione del pubblico e degli accessi ha proposto molti problemi, ed il rischio che si ripetano anche quest’anno è molto elevato.