Il Croazia WRC dovrebbe tornare ad aprire le porte agli spettatori, un evento da appuntare nel calendario del mondiale rally che ha visto il pubblico per l’ultima volta sulle speciali estoni, ma i lunghi silenzi di queste ultime settimane hanno lasciato senza risposte molti punti interrogativi legati all’affluenza degli spettatori.
A questo punto è oramai assodato che il Crazia WRC consentirà l’accesso agli spettatori sulle prove speciali, anche perché un divieto ad una sola settimana dall’evento complicherebbe e non di poco, la vita all’organizzazione di Zagabria. Di sicuro è stata abbandonata l’idea di un biglietto per il pubblico; non è ben chiaro se per una scelta filosofica governativa, oppure per via dell’incertezza odierna legata alla pandemia, ed alle relative restrizioni. La gara sarà quindi aperta al pubblico, ed anche se si vociferava di contingentamenti a questo punto è improbabile si possano organizzare ed attrezzare delle zone adeguate. Senza considerare che il percorso allestito non è propriamente il massimo in tema di accessi alle speciali, tre boucle su strade pedemontane dove i punti spettacolari spesso sono nel mezzo dei tratti cronometrati, difficili da raggiungere a meno non ci si chiuda in prova. Un rally contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato, abbastanza distante dal concetto di gara a misura di spettatore. Un paio di accessi sono presenti in quasi tutte le speciali ma dal punto di vista pubblico concede poco di più degli asfalti della Corsica oppure dell’entroterra Sanremese. Il pubblico dovrebbe comunque essere principalmente locale, visto che ad oggi gli spostamenti in Europa sono decisamente complessi, ed in molti casi è prevista la quarantena. La presenza di spettatori dei paesi limitrofi non è da escludere anzi potrebbe essere più importante di quanto è previsto, una variabile che potrebbe complicare non poco la vita degli organizzatori.